abitare il futuro   di Mara Mancini
8 Marzo 2013 Share

abitare il futuro di Mara Mancini

 

“Lo sai che non ci credo…”

“In cosa non credi?”

“Non credo nel mondo”

(Margaret Mazzantini, Non ti muovere)

Il 2013 per alcuni studenti del liceo scientifico di S. Croce di Magliano alimenta la fiamma accesa dall’esperienza di “Sfilando verso il futuro”, un evento ideato e realizzato da noi stessi, fondatori del Collettivo Orme. Per capire il vero significato della serata bisognava fare ciò che è difficile a tanti: togliere i paraocchi e guardare da tutte le prospettive possibili, guardare a un interesse comune, il futuro. I vestiti bianchi con i quali abbiamo sfilato rappresentano i nostri sogni: il matrimonio, il lavoro, la famiglia, la felicità. Quei sogni, insomma, che tutti hanno inseguito e continuano a seguire durante la propria vita, perché sono essi a darle un senso!

La differenza con altre persone sta nel fatto che noi siamo coscienti che per raggiungere i nostri obiettivi bisogna faticare, bisogna lottare! La differenza sta nel fatto che noi ci siamo accorti delle cose che non vanno, dei difetti dell’Italia e del mondo che ci circonda, dei limiti dei politici, della cattiveria e dell’ingiustizia della mafia. La differenza sta nel fatto che noi, ora che siamo usciti dalla ragnatela dell’indifferenza, l’ultima cosa che vogliamo è essere imprigionati nuovamente. Sono questi sostanzialmente i motivi che ci hanno spinto a costituire il collettivo, a decidere di riunirci per discutere insieme delle cose che non vanno, per confrontarci, per cercare insieme possibili soluzioni. Insieme, perché è vero che l’unione fa la forza! Ecco perché nei volantini consegnati la sera del 16 dicembre 2012, oltre a spiegare questo abbiamo invitato la gente a contattarci all’e-mail collettivoorme@gmail.com per pareri, consigli, proposte, suggerimenti e di seguirci su facebook nella pagina Collettivo Orme.

Orme in riferimento alle passioni che coltiviamo passo dopo passo, Orme come quelle di chi seguiamo e come le nostre che altri dovrebbero seguire; impronte che vogliamo lasciare nel cuore e nel ricordo di tutti,“Impronte sulla sabbia come sogni da inseguire (…) Perché quando si diventa adulti, si perde la passione, l'energia, la volontà e la forza di continuare i sogni della vita? Perché il denaro condiziona i nostri sogni, fino a farli svanire, per una sicurezza economica? ( Neeraja).

Il nostro obiettivo è far sì che qualcosa cambi: bisogna tornare a credere nel mondo, in un mondo diverso! Non abbiamo frequentato nessuna scuola di magia e conosciamo ormai la differenza fra sogni e realtà. Ma il paradosso è che la realtà stessa è circondata e alimentata dai sogni della gente. E se le guerre e le battaglie che hanno combattuto i nostri antenati sono servite a qualcosa, perché noi dobbiamo invece affidarci al tanto non cambia niente e lasciar marcire tutto sotto i nostri occhi impotenti?

Ora tocca a noi! Intanto (come si può notare anche dai volantini distribuiti in alcuni paesi), sostenendo la lotta di altri studenti, rivendichiamo una legge regionale sul diritto allo studio, legge che in Italia solo il Molise non ha e in mancanza della quale gli studenti arrivano a spendere 800 euro all'anno per i libri di testo, fanno autostop per tornare a casa, spendono per i trasporti una somma tale da influire pesantemente sul bilancio familiare, devono pagare servizi igienico-sanitari nelle scuole pubbliche, hanno veri diritti solo se si trovano in scuole private anche se la scuola è aperta a tutti (art. 34 della Costituzione), non possono avere esperienze dirette con le discipline per l'assenza o il malfunzionamento dei laboratori, se sono diversamente abili non possono accedere a tutti i piani della struttura a causa della presenza di barriere architettoniche. E ancora: per investire sul proprio futuro sono costretti a cambiare regione o nazione, a scuola pagano fotocopie e stampe, non possono interamente utilizzare la carta Io Studio reti wi-fi libere e gratuite negli edifici pubblici e negli spazi di formazione, all'università sono sottoposti ad affitti carissimi e case fatiscenti, non possono usufruire del comodato d'uso per i libri di testo (una fornitura, parziale o totale, gratuita per i libri di testo che lo studente riceve all'inizio dell'anno scolastico dalla scuola, e che poi restituisce)…

"Un Paese che distrugge la scuola non lo fa mai solo per i soldi, perchè le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce l'istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere". (Italo Calvino)

Ora tocca a noi! Ci tocca dire basta alle "ondate di decredito che l'ignoranza e la bassezza dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni, hanno prodotto": "hanno fatto il deserto e lo chiamano futuro" (Tacito). E ci tocca innanzitutto provare a cambiare le piccole cose prima di tornare a credere nel mondo.☺

maramancini94@tiscali.it

 

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