L’undicesimo anniversario del terremoto molisano (dal 31/10 al 2/11/2002), con epicentro in provincia di Campobasso tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Colletorto, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti, è ricordato a novembre dal periodico la fonte, animato da don Antonio di Lalla e nato proprio nei mesi successivi al sisma come «periodico dei terremotati o di resistenza umana». Michele Tartaglia, in uno degli articoli dedicati al tema, parla «di un popolo terremotato che rimane ancora in esilio, diventando un numero nell’elenco delle cose lasciate in sospeso, per gli anziani che restano nelle baracche, per i soldi stornati altrove ad ingrassare il ventre di voraci approfittatori, che si ricordano del terremoto solo per le celebrazioni, al pari di un’Italia che mentre ancora tollera la Bossi-Fini, proclama una giornata di lutto nazionale, consumando parole vuote e lacrime di coccodrillo. “Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. Perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, allegre canzoni i nostri oppressori: Cantateci i canti di Sion!” (137, 2)».
Adista n. 42 dice di noi
L’undicesimo anniversario del terremoto molisano (dal 31/10 al 2/11/2002), con epicentro in provincia di Campobasso tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Colletorto, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti, è ricordato a novembre dal periodico la fonte, animato da don Antonio di Lalla e nato proprio nei mesi successivi al sisma come «periodico dei terremotati o di resistenza umana». Michele Tartaglia, in uno degli articoli dedicati al tema, parla «di un popolo terremotato che rimane ancora in esilio, diventando un numero nell’elenco delle cose lasciate in sospeso, per gli anziani che restano nelle baracche, per i soldi stornati altrove ad ingrassare il ventre di voraci approfittatori, che si ricordano del terremoto solo per le celebrazioni, al pari di un’Italia che mentre ancora tollera la Bossi-Fini, proclama una giornata di lutto nazionale, consumando parole vuote e lacrime di coccodrillo. “Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. Perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, allegre canzoni i nostri oppressori: Cantateci i canti di Sion!” (137, 2)».
L’undicesimo anniversario del terremoto molisano (dal 31/10 al 2/11/2002), con epicentro in provincia di Campobasso tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Colletorto, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti, è ricordato a novembre dal periodico la fonte, animato da don Antonio di Lalla e nato proprio nei mesi successivi al sisma come «periodico dei terremotati o di resistenza umana». Michele Tartaglia, in uno degli articoli dedicati al tema, parla «di un popolo terremotato che rimane ancora in esilio, diventando un numero nell’elenco delle cose lasciate in sospeso, per gli anziani che restano nelle baracche, per i soldi stornati altrove ad ingrassare il ventre di voraci approfittatori, che si ricordano del terremoto solo per le celebrazioni, al pari di un’Italia che mentre ancora tollera la Bossi-Fini, proclama una giornata di lutto nazionale, consumando parole vuote e lacrime di coccodrillo. “Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. Perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, allegre canzoni i nostri oppressori: Cantateci i canti di Sion!” (137, 2)».
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.