Indice del numero 150 – Maggio 2018
la fonte
indice del numero di maggio 2018 http://www.lafonte.tv/
In questo numero:
– decidersi per un nuovo inizio
di Rosalba Manes
– il paziente molise (Lettera aperta a quanti scelgono di lottare con nuova lena)
di Antonio Di Lalla
– formazione del nuovo testamento
di Michele Tartaglia
– lavoro e sfruttamento
di Dario Carlone
– attendiamo risposte
di Redazione
-Scatto d’autore:
“Molise: il dilemma – era più pericolosa la corsa per il consiglio regionale o la corsa dei buoi?“
di Guerino Trivisonno
– cibo e cultura
di Rossano Pazzagli
– qualità della democrazia
di Famiano Crucianelli
– san pardo, opportunità di sviluppo!
di Maurizio Corbo
– borghi molisani: (devozione e orgoglio)( la festa di san pardo a larino)
di Davide Vitiello
– la primavera larinese
di Iole Ramaglia
– innovare con riserva
di Giulia Di Paola
– a michele trivisonno
di Alice Vitiello
– la rivoluzione zoppa
di Tina De Michele
– Fotografia: “He comes in colors”
di Greta Polimene
– l’umano è scarto
di Alessandro Prezioso
– il teatro del guerriero
di Loredana Alberti
– il fattore umano
di Christiane Barckhausen-Canale
– tela: summertime
– terra di confine
di Luciana Zingaro
– in marcia, ancora una volta
di Marcella Stumpo
– un amico in tv
di Lina D’Incecco
– colpa degli insegnanti?
di Gabriella de Lisio
– la guerra tra poveri
di Antonio De Lellis
– reddito minimo o di cittadinanza
di Franco Novelli
– don felice piccirilli
di Gabriele Bonifacio
– continueremo a dialogare
di Paolo De Stefanis
– più immigrazione, meno lavoro?
di Marco Branca
– ciclovie
di WWF OA MOLISE
– migranti
di Carolina Mastrangelo
– meno CO2
di Angelo Sanzò
– il gioco delle verità
di Franco Pollutri
– il piacere di visitare il molise: (Casacalenda )
di Pietro La Serra
– non solo birra
di Gildo Giannotti
– i fiori di san pardo
di Enzo Bacca
– educazione di qualità
di Silvio Malic
– la lettura come cura
di Davide Vitiello
– un eroe silenzioso
di Filomena Giannotti
– il figlio della cugina
di Domenico D’Adamo
il paziente molise (Lettera aperta a quanti scelgono di lottare con nuova lena)
di Antonio Di Lalla a pag. 3
Un lungo fortuito soggiorno in ospedale, in balia degli umori di medici, infermieri e portantini mi ha confermato una certezza che ritengo basilare: la verità va detta all’ammalato, senza edulcorazioni, chiara, totale, immediata, anche quando potrebbe far male.