Bonefro: panem et circenses
31 Agosto 2010 Share

Bonefro: panem et circenses

 

Agosto intenso a Bonefro. Buona l’idea di far gestire la rassegna teatrale a un esperto come Stefano Sabelli che ha arte e parte, e pienamente condivisibili i suoi strali sull’eolico selvaggio che sta massacrando la nostra regione.

Meno bene la decisione di far scomparire il rock, proprio quando vanno nascendo gruppi in loco, che hanno deliziato gli appassionati con una serata gratis. Peggio l’aver reso evanescente la linea di demarcazione tra pro loco, assessorato alla cultura e società sportiva per cui se le manifestazioni sono state più che abbondanti, i momenti di scambio e di riflessione più o meno inconsistenti. Ma si sa che in estate il cervello va in ferie!

Mi sarei atteso incontri, confronti, anche dibattiti serrati sul problema degli immigrati, data la presenza occasionale ma prolungata di bulgari sul nostro territorio. Proprio perché la piazza mormora, un’amministra- zione non può ignorare il problema soprattutto perché il paese ha bisogno di loro almeno quanto loro hanno bisogno di noi; il numero degli abitanti da troppi anni continua inarrestabilmente a diminuire e presto le scuole saranno a rischio sopravvivenza. Se gli amministratori studiassero l’esperimento portato avanti a Riace (ampia documentazione può fornirla il mensile Il bene comune, che ne ha fatto un cavallo di battaglia, se il periodico che avete tra le mani non ispira!) non si impressionerebbero per qualche parola xenofoba pronunciata a vanvera da chi, magari, ha fatto una vita da emigrante e porterebbero avanti una battaglia di civiltà: certo controcorrente ora che il ministro Maroni, brutta copia del presidente francese Sarkozy, ha deciso di partire con le leggi razziali e le espulsioni.

E se mi è lecito ce l’ho pure con la parrocchia che sta facendo poco. Non basta tenere uno striscione davanti alla chiesa per protestare contro il pacchetto sicurezza che criminalizza gli immigrati clandestini o offrire dei locali per dare ospitalità. Se finanche il card. Bagnasco ha criticato il comportamento del governo, perché non farne un cavallo di battaglia per i credenti che frequentano la chiesa?

S.o.S.

 

 

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