Borghi molisani: eremiamo
29 Aprile 2017
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Borghi molisani: eremiamo

Un progetto turistico finalizzato a valorizzare e promuovere turisticamente gli Eremi del Molise, luoghi simbolo di quiete, serenità, un tempo rifugio dei cosiddetti eremiti o anacoreti, i quali decidevano di escludersi volontariamente dalla società per condurre una vita di preghiera e ascesi. La peculiarità di questi luoghi deriva dal loro inserimento in contesti paesaggistici e ambientali di assoluto pregio.
L’idea progettuale, elaborata dal Centro Studi Storici e Sociali Fusco di Campobasso, è stata presentata in occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia ed è stata denominata “Eremiamo”.
Il marchio costruisce un’offerta di turismo tematico che intende mettere in evidenza quelle peculiarità locali, come nel caso specifico degli Eremi, in cui ambiente, cultura e religione presentano caratteri di estremo interesse. Eremiamo vuole incentivare il turismo religioso in Molise attraverso dei pacchetti turistici peraltro già sperimentati con successo. Gli obiettivi sono la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e religioso; la promozione degli Eremi attraverso un approccio integrato con i territori di riferimento; la creazione di rapporti di integrazione con attori del territorio che offrono servizi come la ristorazione, trasporto, guide, alloggio; la destagionalizzazione dei flussi turistici; la completa fruizione dei beni monumentali, artistici e paesaggistici presenti sul territorio.
L’idea progettuale prevede anche il cosiddetto Menù dell’Eremita, vale a dire un menù realizzato con prodotti a km. 0 che ripropone in chiave moderna cibi e tradizioni locali, privilegiando la filiera corta e un modello di consumo sostenibile. Oltre alla riscoperta dei prodotti, il marchio turistico intende incentivare il trekking sui sentieri, un’ attività salutare adatta alle persone di ogni età. Il trekking è uno sport sicuro e divertente e permette di conoscere a fondo le bellezze del territorio: che si cammini su strade ben battute o che ci si inerpichi su dei ripidi sentieri i paesaggi che si incontrano sanno stupire qualsiasi tipo di camminatore. L’escursionista, in ogni caso, non deve dimenticare di pianificare il proprio percorso e di rispettare il sentiero.
Il modello al quale si ispira il marchio è il cosiddetto slow tourism, un modello di rete locale tra i soggetti utile ed efficace per instaurare relazioni face to face e di fiducia reciproca tra più individui. Accanto a ciò elemento fondamentale risulta il milieu locale, ossia l’insieme delle condizioni ambientali in cui opera la rete di soggetti che punta ad un processo di valorizzazione. Infine il rapporto tra il milieu locale con la rete locale e l’ecosistema si traduce in valori comunicabili e scambiabili.
Tra gli Eremi individuati per la costituzione della rete dei sentieri turistici da valorizzare e promuovere sotto l’aspetto turistico, rientrano l’Eremo di San Luca in territorio di Pescopennataro; l’Eremo di San Michele a Castel San Vincenzo, nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; l’Eremo di Sant’Amico a San Pietro Avellana; l’Eremo di Sant’Egidio a Bojano e Frosolone. Tutti e cinque di rilevante pregio storico, paesaggistico-ambientale e di significativa valenza spirituale.
Sulla base dell’idea progettuale del Centro Studi Fusco è stata siglata di recente una partnership con il Comune di Villalago, piccolo e incantevole borgo della provincia dell’Aquila, conosciuto per la presenza del caratteristico Eremo di San Domenico che si trova nelle vicinanze del lago di San Domenico di Villalago. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Fernando Gatta ha inteso aderire al progetto riconoscendone la giusta validità. Eremiamo è uno tra i più innovativi esempi di turismo slow che il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo 2017-2023, elaborato dal Centro Permanente di promozione del Turismo sotto il coordinamento del MIBACT, intende incentivare per rilanciare e valorizzare le aree interne del Paese.

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