camminare insieme – alimentare risorse umane
19 Aprile 2010 Share

camminare insieme – alimentare risorse umane

 

E’ l’appello che è stato rilanciato in tutti gli spazi del progetto “Communitas”  che il Forum del Terzo Settore del Molise ha sviluppato nei tre giorni di dibattito e mostre che si sono svolti a Campobasso dal 16 al 18 novembre scorso.

Viva la partecipazione del mondo del volontariato, della promozione sociale e della cooperazione che ha risposto all’appello lanciato in tutto il Molise. Intensi e ben articolati i momenti di riflessione, analisi e proposte. Vi hanno contribuito, con puntuale rispondenza al programma, testimoni provenienti da realtà europee, nazionali e regionali.

Il Forum si è giovato della collaborazione dell’amministrazione provinciale di Campobasso che in quei giorni, in perfetta sintonia con le finalità dell’evento, ha promosso una tappa del progetto REVOS. Lo scopo che esso persegue, a livello europeo, è dato dall’idea di costruire una rete europea per il volontariato sociale per favorire una cultura di scambio di esperienze e di reciproca conoscenza tra i partner e di costituire un  punto di incontro e un forum partecipativo per pubbliche amministrazioni e organizzazioni non-profit.

Presenze di grande rilievo sono state quelle di relatori ed esperti provenienti dalla Finlandia ( Lauri Ahonen) e dalla Spagna (Miguel Presencio); ma anche da altre regioni d’Italia. Il Forum del Terzo Settore del Molise ha contribuito con slancio e competenza attraverso gli interventi di una delle portavoce nazionali, Maria Guidotti e del rappresentante della Caritas italiana, don Giancarlo Perego. Non sono mancati, ovviamente, i contributi e le testimonianze da parte di rappresentanti del terzo settore del Molise e di una rappresentante dei Centri di Servizio del Volontariato regionale, Bianca Maria Biondi Fuso del CSV “Il Melograno” di Larino.

Quali i nodi emersi e quali le prospettive delineate?

Intanto per prima è saltata alla ribalta una necessità impellente: è giunto il momento che si avvii in concreto e con determinazione una strategia rivolta a promuovere una efficace azione di “rete” tra i diversi soggetti associativi e della cooperazione sociale che operano nella nostra regione. Basta con i lamenti sulla difficoltà di interagire tra realtà, sia pure diverse per provenienza e per attività, che sono chiamate a sviluppare una cultura ed una azione continuativa rivolta alla promozione della  solidarietà e della cooperazione.

In Molise c’è una ricchezza di presenza che oggi richiede la necessità di intraprendere iniziativa e di avere una voce unitaria su obiettivi comuni e su progettualità condivise. Legato a tale aspetto,  in un momento storico che lo richiede con forza anche per far fronte ad una vera e propria emergenza di riavvicinare la politica alla gente, l’esigenza di recuperare il rapporto tra cittadini e istituzioni. A partire dal territorio. Senza crearci complessi di inferiorità. Non è una questione che riguarda il Molise ma che investe l’intera Europa e che, per l’Italia rappresenta una vera e propria frontiera da superare.

Andando a leggere i risultati di indagini di opinione svolte in Europa, e confermate dall’ospite spagnolo, riguardanti i destinatari della fiducia da parte dei cittadini, è interessante cogliere il dato per cui i cittadini tra i primi posti sono collocate le organizzazioni che operano nel sociale. Gli indici riguardanti i partiti si assestano agli ultimi posti.

E’ stato piacevole visitare, all’interno della struttura dei Magazzini Teatrali di Campobasso, gli stand allestiti da oltre venti associazioni di terzo settore provenienti da ogni angolo della regione. E’ stata un bella opportunità per conoscersi, per parlarsi, per scambiare idee e progetti. E’ stato un buon inizio per un cammino che deve proseguire affinando capacità comunicative, di dialogo e di interscambio di risorse umane e di progetti per il futuro.

Ma altrettanto interessante è stato constatare che le massime istituzioni molisane non hanno mancato di 

assicurare la loro presenza e di fornire il proprio apporto di ascolto e di sostegno economico. In particolare la regione, la provincia e il comune di Campobasso. L’adesione è pervenuta anche dalla provincia e dal comune di Isernia. Con tutti si è avviato un rapporto corretto e non legato a vecchie logiche di clientela: il forum del terzo settore, per sua missione si pone al di fuori e al di sopra degli schieramenti politici. 

Dove si vuole andare?

Il Forum del Molise è molto determinato a proseguire lungo una strada che può svelare orizzonti nuovi verso una cultura della solidarietà ed un modello di sviluppo che si apra ad un futuro più promettente per l’intera comunità.

Come procedere?

In fase di chiusura sono venute fuori proposte concrete che devono dare corpo alle tante idee circolate in quei giorni e alle quali è stato dato risalto da parte della platea variegata dei presenti e del più ampio uditorio coinvolto dalla comunicazione dei mass media regionali.

Primo punto: insistere sulla istanza di “fare rete” tra le associazioni aderenti al Forum ed ampliare il numero delle stesse. Ma, e la cosa è di importanza primaria, attivando iniziative, progetti, strumenti della comunicazione perché tale processo non resti racchiuso nelle solite “nicchie” delle singole associazioni. Per questo, con le istituzioni, si eviterà di sviluppare consuetudini fondate su rapporti personali tra assessori e portavoce del forum. Si procederà per delegazioni multiple.

Secondo punto: il Forum del Terzo Settore del Molise si attiva, da subito, per reperire risorse umane e materiali perché le intelligenze non continuino a proseguire sulla strada dell’emigrazione, impoverendo il territorio dei talenti in fuga. Ma anche le risorse materiali occorre scoprirle, crearle e utilizzarle. In questo terreno ci si muoverà con progettualità e prassi innovative perché, anche in Molise, si cessi di far ricorso alla sola finanza pubblica. Ci si adopererà perché anche tra noi si creino fonti per il finanziamento delle politiche sociali, attraverso la raccolta diretta e, perché, si sviluppino, anche su questo nostro territorio, opportunità già presenti nella maggior parte delle altre regioni. Tra queste si comincia a pensare alle fondazioni bancarie e a nuove opportunità di microcredito a sostegno dei servizi sociali e della cooperazione.

Terzo punto: è tempo di attivare una più corretta interazione tra le istituzioni regionale e territoriali e il terzo settore molisano. Uno dei primi passi verrà compiuto con quelle che si sono già poste sul piano del dialogo e della collaborazione perché si creino tavoli di lavoro permanenti tra rappresentanti delle istituzioni (a prescindere dall’appartenenza politica) e del Forum del Terzo Settore. La cosa è già stata avviata con buoni risultati a livello nazionale.

Quest’ultimo aspetto costituisce una pietra miliare per il rilancio di una politica più accorta e rispettosa sia del ruolo delle istituzioni che dell’interesse e della partecipazione attiva da parte della società civile. Sono già avviati i contatti e si farà di tutto perché si innovi, da ambo le parti, per l’avvio di una stagione nuova che si connoti per una concreta e fruttuosa azione di ascolto e di programmazione concertata tra politica e cittadini. Ce n’è bisogno e ne trarrebbe vantaggio, in concreto, il bene di tutti. Di certo i nostri giovani potrebbero trovare nuove e più sollecitanti motivazioni a operare in Molise per una crescita che vada a esplorare anche nuove opportunità di lavoro.

Il Forum del Terzo Settore è un soggetto plurale e non si adegua a far lobby ma è fortemente determinato a portare avanti una strategia comunitaria, nel rispetto dei ruoli e nella ricerca di nuove strade che aprano il Molise anche ad azioni di partenariato con altre realtà regionali e con la stessa Europa.

Nell’avviare la registrazione delle cose da fare, quasi un diario di bordo, verrà a tempi brevi realizzato un opuscolo nel quale verranno raccolti contenuti e immagini emersi nel corso della tre giorni di “Communitas”.

Di tale strumento si promuoverà una larga diffusione.  ☺

 

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