casacalenda 40 anni dopo  di Marco G.
4 Ottobre 2013 Share

casacalenda 40 anni dopo di Marco G.

 

Visto che ci incamminiamo verso il rinnovo del consiglio comunale un po’ di memoria storica forse non guasta.

Quaranta anni fa un gruppo di volenterosi, stanchi del clientelismo democristiano che imperava fino ad allora indisturbato, e insofferenti della gerontocrazia statica di una sinistra che faceva solo testimonianza, vollero essere un’altra cosa e sfidarono il sistema. La prima volta andò male, ma non per questo si arresero, anzi tra i banchi dell’opposizione maturarono e così poi finalmente cominciò il rinnovamento e, se non fosse abusato, parlerei di primavera di Casacalenda ante litteram, che si impose per le sue scelte amministrative all’ attenzione del Molise, divenendo per molti punto di riferimento.

Saranno i flussi e riflussi, sarà che la storia procede a spirale, ma oggi sembra proprio che la situazione sia tornata al punto iniziale: becero clientelismo da una parte (spero proprio che non debba andare prossimamente a trovarli in galera, della serie dopo Berlusconi i berlusconini!) e gerontocrazia se non di età, certamente culturale dall’altra. Mi pare che proprio sulla vostra rivista tempo addietro avete scritto che in politica si mietono voti o affascinando ad ideali possibilmente raggiungibili, lottando insieme, oppure facendo leva sui bassi istinti con promesse e favori per legare la gente alla propria persona.

In tutto il mondo spuntano indignati. Possibile che una nuova generazione assetata di giustizia e buon governo non attecchisca a Casacalenda e avvii il processo di rinnovamento che gran parte aspetta perché è stufa di certi figuri? Se non ne possiamo più noi che stiamo fuori, come potete vivere addormentati voi che ci abitate? Perdonate lo sfogo, ma l’inverno è lungo e c’è tutto il tempo per arrivare pronti all’appuntamento che segni il sospirato rinnovamento. Perdere di nuovo il treno sarebbe imperdonabile!

Marco G.

 

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