Un bollino blu per i negozi in regola con il Fisco. Cito dal Sole24ore: “Un "bollino blu" per attestare la fedeltà fiscale di negozianti e artigiani. Nella stagione del rilancio a tutto campo della lotta all'evasione contro i furbetti di scontrini e ricevute fiscali, è lo stesso direttore dell'agenzia delle Entrate, Attilio Befera, a farsi promotore di un "attestato" di bravo contribuente, da rilasciare ai negozianti e agli esercizi commerciali”. Secondo Befera, si dovrà “approfondire se e a quali condizioni l'agenzia delle Entrate possa impegnarsi a rilasciare pubblici attestati di riconoscimento di correttezza fiscale agli esercizi commerciali che risultano in regola al controllo degli obblighi tributari…”.
Che colore potrebbe avere il bollino da applicare ai negozi che non evadono, ma non hanno i soldi per pagare le tasse? Opterei per il “marrone”. Per quelli che evadono? Opterei per il “nero”. Per gli evasori totali? Opterei per quello “trasparente”. Ma cosa applichiamo a quelli che rubano, impuniti, milioni di euro di soldi pubblici?
Il controllo dell’evasione è importante per tutti gli imprenditori onesti ma la stretta creditizia (credit crunch) associata ad una grave paralisi dei consumi mette in crisi la già fragile posizione economica delle imprese. Ma il sistema fiscale italiano vuole davvero combattere l’evasione? O ci saranno sempre gli evasori della tazzina di caffè a pagare per tutti? I carichi fiscali e contributivi, che nel tempo sono cresciuti, producono una pressione fiscale ormai insostenibile che ha superato il 55% della base imponibile; non sono poche le imprese che oggi hanno difficoltà a pagare le imposte (su imponibili correttamente dichiarati). Tutti devono essere consapevoli che le imprese del commercio non possono più affrontare in solitudine i loro problemi. Si sta facendo una campagna di criminalizzazione delle imprese sull’evasione che certo non gioverà alle imprese oneste. Noi crediamo che vada rivisto il sistema fiscale nella sua interezza ed alleviato il peso che esso ha sui consumi e che pesano soprattutto sulle fasce deboli. Ci auguriamo che non siano i metodi “geniali” del capitano di Equitalia a segnare il nostro ultimo respiro.
Giulia D’Ambrosio
Presidente COMMERCIOATTIVO-CB
Un bollino blu per i negozi in regola con il Fisco. Cito dal Sole24ore: “Un "bollino blu" per attestare la fedeltà fiscale di negozianti e artigiani. Nella stagione del rilancio a tutto campo della lotta all'evasione contro i furbetti di scontrini e ricevute fiscali, è lo stesso direttore dell'agenzia delle Entrate, Attilio Befera, a farsi promotore di un "attestato" di bravo contribuente, da rilasciare ai negozianti e agli esercizi commerciali”. Secondo Befera, si dovrà “approfondire se e a quali condizioni l'agenzia delle Entrate possa impegnarsi a rilasciare pubblici attestati di riconoscimento di correttezza fiscale agli esercizi commerciali che risultano in regola al controllo degli obblighi tributari…”.
Che colore potrebbe avere il bollino da applicare ai negozi che non evadono, ma non hanno i soldi per pagare le tasse? Opterei per il “marrone”. Per quelli che evadono? Opterei per il “nero”. Per gli evasori totali? Opterei per quello “trasparente”. Ma cosa applichiamo a quelli che rubano, impuniti, milioni di euro di soldi pubblici?
Il controllo dell’evasione è importante per tutti gli imprenditori onesti ma la stretta creditizia (credit crunch) associata ad una grave paralisi dei consumi mette in crisi la già fragile posizione economica delle imprese. Ma il sistema fiscale italiano vuole davvero combattere l’evasione? O ci saranno sempre gli evasori della tazzina di caffè a pagare per tutti? I carichi fiscali e contributivi, che nel tempo sono cresciuti, producono una pressione fiscale ormai insostenibile che ha superato il 55% della base imponibile; non sono poche le imprese che oggi hanno difficoltà a pagare le imposte (su imponibili correttamente dichiarati). Tutti devono essere consapevoli che le imprese del commercio non possono più affrontare in solitudine i loro problemi. Si sta facendo una campagna di criminalizzazione delle imprese sull’evasione che certo non gioverà alle imprese oneste. Noi crediamo che vada rivisto il sistema fiscale nella sua interezza ed alleviato il peso che esso ha sui consumi e che pesano soprattutto sulle fasce deboli. Ci auguriamo che non siano i metodi “geniali” del capitano di Equitalia a segnare il nostro ultimo respiro.
Un bollino blu per i negozi in regola con il Fisco. Cito dal Sole24ore: “Un "bollino blu" per attestare la fedeltà fiscale di negozianti e artigiani. Nella stagione del rilancio a tutto campo della lotta all'evasione contro i furbetti di scontrini e ricevute fiscali, è lo stesso direttore dell'agenzia delle Entrate, Attilio Befera, a farsi promotore di un "attestato" di bravo contribuente, da rilasciare ai negozianti e agli esercizi commerciali”. Secondo Befera, si dovrà “approfondire se e a quali condizioni l'agenzia delle Entrate possa impegnarsi a rilasciare pubblici attestati di riconoscimento di correttezza fiscale agli esercizi commerciali che risultano in regola al controllo degli obblighi tributari…”.
Che colore potrebbe avere il bollino da applicare ai negozi che non evadono, ma non hanno i soldi per pagare le tasse? Opterei per il “marrone”. Per quelli che evadono? Opterei per il “nero”. Per gli evasori totali? Opterei per quello “trasparente”. Ma cosa applichiamo a quelli che rubano, impuniti, milioni di euro di soldi pubblici?
Il controllo dell’evasione è importante per tutti gli imprenditori onesti ma la stretta creditizia (credit crunch) associata ad una grave paralisi dei consumi mette in crisi la già fragile posizione economica delle imprese. Ma il sistema fiscale italiano vuole davvero combattere l’evasione? O ci saranno sempre gli evasori della tazzina di caffè a pagare per tutti? I carichi fiscali e contributivi, che nel tempo sono cresciuti, producono una pressione fiscale ormai insostenibile che ha superato il 55% della base imponibile; non sono poche le imprese che oggi hanno difficoltà a pagare le imposte (su imponibili correttamente dichiarati). Tutti devono essere consapevoli che le imprese del commercio non possono più affrontare in solitudine i loro problemi. Si sta facendo una campagna di criminalizzazione delle imprese sull’evasione che certo non gioverà alle imprese oneste. Noi crediamo che vada rivisto il sistema fiscale nella sua interezza ed alleviato il peso che esso ha sui consumi e che pesano soprattutto sulle fasce deboli. Ci auguriamo che non siano i metodi “geniali” del capitano di Equitalia a segnare il nostro ultimo respiro.
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