Come ridistribuire davvero
9 Gennaio 2022
laFonteTV (3191 articles)
Share

Come ridistribuire davvero

Negli ultimi anni Thomas Piketty si è affermato come uno degli economisti più brillanti della nuova generazione, riuscendo a portare all’attenzione di milioni di lettori nel mondo due aspetti fondamentali presenti nella sua ricerca: un’innovativa, originale e dinamica analisi della storia delle disuguaglianze e, finalmente, una serie di proposte politiche per ridurle. Lo ha fatto in particolare con alcuni libri di un migliaio di pagine ciascuno, tra cui i fortunatissimi Il capitale nel XXI secolo (edito da Bompiani) e Capitale e Ideologia (edito da La nave di Teseo). Oggi torna nelle librerie con questo lavoro più ridotto, Una breve storia dell’uguaglianza, Milano, La nave di Teseo, 2021, in cui espone con grande chiarezza le sue conclusioni e risponde con convinzione alle tantissime obiezioni che gli sono state rivolte.

La sostanza teorica del suo discorso, ribadita in tutti i suoi lavori, è che le disuguaglianze sono “una costruzione sociale, storica e politica”, non una funzione inesorabile dello sviluppo economico. Per tale motivo, nel valutarle, occorre tenere presenti molti fattori come i diritti democratici e sociali, – quindi non solo il diritto di proprietà -, l’ambiente, l’accesso alla cultura. Leggendolo si capisce anche che negli ultimi secoli le disuguaglianze sociali si erano sostanzialmente ridotte rispetto al periodo precedente. Naturalmente, egli ribadisce, escludendo gli ultimi decenni dove abbiamo registrato un’inversione di tendenza. Per ridurre le disuguaglianze, Piketty propone strategie concrete che mirano a fare i conti (anche attraverso risarcimenti) con il passato coloniale e schiavistico, a rilanciare la progressività dell’imposta sui redditi, a livello mondiale, e uno stato sociale, di livello sovranazionale, capace di dotare ognuno di ciò di cui ha bisogno, favorendo le capacità delle persone e portando finalmente un’ uguaglianza reale.

“L’intero modello economico deve essere ripensato, in modo più equo e sostenibile dopo la pandemia”, sostiene Thomas Piketty. In fondo riuscire a dare un volto umano alla globalizzazione e fare in modo che la democrazia continui ad essere un sistema politico credibile e partecipato, dipenderà da come risolveremo la questione della diseguaglianza a livello mondiale. Bisogna partire dal presupposto che le questioni economiche sono fondamentali, troppo importanti, per lasciarle a una piccola minoranza elitaria di specialisti, tecnocrati e dirigenti. I disastri che hanno combinato sono sotto gli occhi di tutti. Piketty ritiene fondamentale la “riappropriazione di questo sapere [economico] da parte dei cittadini”, di tutti i cittadini: questo sarà il passo fondamentale nella lotta per l’uguaglianza.

Il libro analizza in modo comparativo la storia delle disuguaglianze tra classi sociali nelle società umane. Nel constatare una tendenza progressiva verso l’uguaglianza l’autore ribadisce che bisogna sempre tenere alta la guardia perché negli ultimi decenni ci sono stati forti momenti di inversione, con il ritorno ad una forte tendenza verso una concentrazione del capitale. Diventa necessario riflettere sui modi in cui il processo verso l’uguaglianza si è affermato nella storia e trarne lezioni preziose per il futuro. Capire le lotte, le mobilitazioni, i processi sociali, economici e politici che hanno permesso maggiori uguaglianze nella società, nei sistemi educativi e nelle istituzioni, aiuterebbe a fare in modo che l’uguaglianza effettiva diventi una realtà duratura e consolidata.☺

 

laFonteTV

laFonteTV