Con occhi giovanili
29 Marzo 2014 Share

Con occhi giovanili

Sanremo 2014, prima serata. Due uomini, sventolando una lettera, minacciano di buttarsi nel vuoto. Un attimo, il verbo non è coniugato con le loro intenzioni. In quel foglio c’è una richiesta di aiuto più che una protesta; rabbia, sì, ma anche disperazione. Non vengono pagati da 16 mesi e se non vado errando anche licenziati insieme ad altri operai nell’azienda in cui lavoravano, tre dei quali si sono suicidati. Parlavamo di verbi: non è un caso che si dica “il lavoro nobilita l’uomo”. Basta aprire un qualsiasi dizionario per notare tra i sinonimi di “nobile” il termine “dignitoso” : “rendere nobile” significa “rendere dignitoso”. E quale modo migliore di rendere dignitoso un uomo, padre di famiglia, se non con il proprio lavoro? Quale altro valore è più alto della dignità? Non credo che quei due avessero la mera intenzione di mettere in imbarazzo il presentatore, anche perché la reclame nelle trasmissioni è spesso il ramo a cui aggrapparsi per non affogare nel fiume. Fazio parla dei motivi della protesta leggendo per sommi capi la lettera, ma poi rivendica la spensieratezza del festival: “ognuno deve fare al meglio il proprio lavoro”. Mi chiedo come quella sera abbia potuto fare al meglio il suo lavoro, se il tema del festival di quest’anno è stato la bellezza. Caro Fazio, trova la bellezza anche in questa situazione se ne sei capace! Mi dispiace che coloro che lavorano in tv facciano un lavoro statico, basato sulla parte evidenziata del copione che hanno in mano. Non poteva approfittare dell’accaduto, il presentatore, per lanciare un appello ai politici, alle istituzioni? Se quei due hanno scelto il festival per far sentire la loro voce, è proprio per questo, perché magari hanno pensato che quella sera parecchi avrebbero schiacciato lo stesso tasto sul telecomando, e perché avrebbero voluto che la lettera fosse stata ascoltata da qualcuno che avrebbe potuto prendere a cuore la questione. Figuriamoci.

Nei giorni seguenti, del caso dei due non si sono più avute notizie. Dite che hanno mentito? Vi state chiedendo come due disperati abbiano potuto comprare i biglietti o come abbiano potuto fare irruzione passando inosservati ai controlli? Se è stata una protesta fasulla inscenata da qualche nemico della rai? Non saprei. Le opinioni sono soggettive, del resto per l’uomo non c’è cosa più vera di quella che lui vuole sia tale. In ogni caso i presentatori non avrebbero poi dovuto fare la fila alla Caritas se avessero diviso una parte dei circa novecentomila euro dandola ai bisognosi. Vere credo siano almeno quelle storie di uomini che si ammazzano, che si danno fuoco o che sterminano anche la loro famiglia per problemi economici; oppure quelli che decidono di far fuori i veri artefici del disordine, come quell’uomo che davanti a Palazzo Chigi, non potendo raggiungere i politici, spara ai carabinieri ferendone due. Aveva perso il lavoro, aveva perso tutto, “era un uomo  pieno di problemi”, sostiene il magistrato che l’ha interrogato. Il pm di Roma, dopo la confessione dice invece che non sembra una persona squilibrata, come sostengono anche la moglie, il fratello, il sindaco del suo paese. I militari gli avevano fatto segno di fermarsi in quanto proprio in quel momento si stava chiudendo l’ingresso alla piazza in vista dell’arrivo dei ministri dopo il giuramento al Quirinale del governo Letta.

Qualche giorno fa. Ancora rai uno, una reclame durante un film, se non ricordo male: mentre sullo sfondo dominano le immagini di Renzi e Berlusconi, Bruno Vespa presenta il comico Brignano come primo ospite della serata. Un attimo, “decidete voi chi è il comico fra i tre”, scherza colui che lo fa di professione. Sta per trascorrere un anno da quell’aprile 2013, e chissà quanti altri episodi di gente disperata sono accaduti nel frattempo. Tutti matti, disturbi psichici, problemi mentali (?) Nuovo governo, ma la crisi prosegue. Così invece di provvedere alle urgenze per gli italiani, quali ad esempio il lavoro, Renzi ritiene prioritario ottenere la par condicio al governo tra uomini e donne. Intanto dopo l’“elezione” ha già provveduto a sostituire i suoi “mi impegnerò a…” con dei “cercheremo di…”. Tra le ultime novità credo ci sia quella di alzare di 1000 euro gli stipendi di chi ne guadagna meno di 1500: quei dieci miliardi di euro per i cittadini, non può destinarli a chi uno stipendio non ce l’ha? É forse per loro che applicherà da maggio il taglio al cuneo fiscale? “Dieci milioni di italiani che prenderanno dieci miliardi di euro”. No, non vi fate impressionare da tali numeri esagerati, che si traducono in 80 euro nelle buste paga. E poi all’asta le auto blu, 3,5 miliardi di euro per le scuole, nuova proposta della legge elettorale in cui prevede che chi vince governa per cinque anni, ecc. Guarda caso lui ha vinto (!) anche se io non ricordo di averlo votato. Insomma… solitamente si può dire che uno ha vinto quando qualcun altro ha perso.

Caro Renzi, forse non capisco nulla di politica, ma ti posso assicurare che non è importante che dal 1 giugno ci saranno cinquecento milioni di fondo per chi vuole creare imprese sociali, ma che da domani gli italiani abbiano un lavoro. L’importante sarebbe abbassare i vostri stipendi, dare valore all’equità, ma non quella “all’italiana”. Stare ognuno al posto giusto, questo anche è fondamentale. E, soprattutto, entro il giusto numero. La lealtà è importante, come anche la fiducia, ma non quella che hanno dato a voi. Non è pazza la gente che guarda e riguarda “V per vendetta”, perché, seppur a suo modo, si è stancata. E è trovare una giustificazione! Guardatevi allo specchio ogni tanto, e fatevi un esame di coscienza! I sindaci, i vari politici di paesi e città dovrebbero fare lo stesso. Come può vivere una pianta con radici marce?

Lettori, perdonatemi: ho iniziato a parlare di troppi argomenti, approfondendo soltanto pochissimi punti. In questa sede non posso andare più a fondo. Voi, però, fatelo. ☺

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