Consumo del suolo
15 Aprile 2018
laFonteTV (3191 articles)
Share

Consumo del suolo

Le elezioni sono passate, e con loro tutte le promesse e chissà quali intenti. Intanto torniamo al vecchio e sempre attuale tema del consumo del suolo, dopo avervi scritto del libro di Pileri mi faccio portavoce circa il lavoro fatto in questi mesi dal Forum “Salviamo il Paesaggio”.

Architetti, paesaggisti, geologi, docenti e ricercatori universitari, agricoltori, avvocati, giornalisti, attivisti comuni si sono riuniti per elaborare una proposta di legge sul consumo del suolo, in piena contrapposizione con quanto non elaborato finora dai parlamentari, e quanto vanno promettendo per i loro feudi su condoni edilizi, etc. Nel frattempo continuiamo a “divorare” terra al ritmo di quattro metri quadrati al secondo.

Quelli formulati dal Forum sono dieci articoli per una legge contro il consumo di suolo, per fermare “la modifica o la perdita della superficie agricola, naturale, seminaturale o libera, a seguito di interventi di copertura artificiale del suolo, di trasformazione mediante la realizzazione – entro e fuori terra – di costruzioni, infrastrutture e servizi o provocata da azioni, quali asportazione ed impermeabilizzazione”. Dieci articoli per una legge attesa da decenni, che se approvati dal parlamento sarebbero la mera applicazione della nostra Costituzione, pur sembrando una vera rivoluzione.

Per stimolare il ruolo attivo del parlamento e delle forze politiche, il Forum ha sviluppato nel corso di questi ultimi anni molteplici azioni e appoggiato l’iniziativa, avviata nel 2012 dal governo Monti e promossa dall’allora ministro per le Politiche agricole Mario Catania, di un disegno di legge incentrato sul contenimento del consumo di suolo agricolo. Tale DdL fu accolto dal Forum “Salviamo il Paesaggio” come un primo passo nell’auspicata direzione, pur sottolineandone alcuni limiti. Ma, a distanza di oltre cinque anni, il DdL non è stato approvato e, secondo le valutazioni del Forum, si è progressivamente svuotato di contenuti e di parametri netti in grado di fronteggiare adeguatamente “l’emergenza consumo di suolo”. Per questo motivo il Forum ha ritenuto indispensabile elaborare un nuovo testo normativo volto a mettere fine al consumo di suolo e quindi non limitarlo al suo semplice “contenimento”, da proporre come riferimento per iniziative parlamentari tese a dotare il nostro Paese di una chiara, inequivocabile, costruttiva normativa a tutela dei suoli ancora liberi, compresi quelli all’interno dell’area urbanizzata, utile a risolvere anche i problemi dell’enorme patrimonio edilizio inutilizzato e in stato di abbandono.

Una norma, quella proposta, che definisce in modo finalmente esaustivo ciò che deve essere giuridicamente inteso come “suolo” e “consumo di suolo” e stabilisce le regole per tutelare e salvaguardare un fondamentale bene comune che rappresenta una risorsa non rinnovabile e non sostituibile nella produzione di alimenti e di servizi ecosistemici, nella trasformazione della materia organica, nel ciclo dell’acqua e nella mitigazione dei cambiamenti climatici. Si tratta di una proposta normativa in grado di orientare correttamente l’intero comparto edilizio, indirizzandolo sull’unica chance di sviluppo possibile: il recupero, la rigenerazione, l’efficientamento energetico e il risanamento antisismico del patrimonio edilizio vetusto. Quasi il 55% delle abitazioni italiane (16,5 milioni di unità) è stato costruito prima del 1970; una quota che sale al 70% nelle città di medie dimensioni e al 76% nelle città metropolitane. Edifici, dunque, responsabili di spreco energetico e spesso a forte rischio sismico, su cui va operata una seria opera di ristrutturazione, risanamento o sostituzione.

Sintetizzandoli, elenco i dieci articoli elaborati dal Forum:

L’articolo 1 enuclea le finalità, i principi e gli obiettivi della proposta di legge, nella necessità di contrastare in modo deciso (dunque “arrestare” e non semplicemente limitare il consumo del suolo;

L’articolo 2 fornisce le definizioni di “suolo”, “consumo di suolo”, “superficie agricola, superficie naturale e seminaturale”, “copertura artificiale del suolo”, “impermeabilizzazione”, “area urbanizzata”, “area edificata”, “area di pertinenza”, “area infrastrutturata”, “rigenerazione urbana”, “servizi ecosistemici” ed “edificio, necessarie per evitare interpretazioni divergenti;

L’articolo 3 prevede che dalla data di entrata in vigore della legge non sia consentito nuovo consumo di suolo per qualsivoglia destinazione, indicando che le esigenze insediative e infrastrutturali siano soddisfatte esclusivamente con il riuso;

L’articolo 4 regola i termini del principio del riuso e della rigenerazione urbana;

L’articolo 5 definisce gli interventi di rigenerazione delle aree urbanizzate degradate da un punto di vista urbanistico, socio-economico, paesaggistico e ambientale;

L’articolo 6 definisce le misure di incentivazione attribuite ai diversi soggetti;

L’articolo 7 stabilisce che i proventi derivanti dai titoli abilitativi edilizi e delle sanzioni siano destinati alla realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria;

L’articolo 8 definisce la funzione sociale della proprietà, in conformità con l’art. 42 della Costituzione;

L’articolo 9 reca le disposizioni finali;

Infine l’articolo 10 definisce i termini temporali di entrata in vigore della presente legge.

“Sono due luoghi simili, il paesaggio e la memoria. Ciascuno utile per capire l’altro”. (Paolo Cognetti) ☺

 

laFonteTV

laFonteTV