Orbene, un altro anniversario è passato! A noi, ancora una volta, l’occasione di stringerci assieme, accanto ai genitori, per condividere il dolente ricordo.
Per triste coincidenza, il 31 Ottobre di quest’anno, tredicesimo anniversario di quell’evento così doloroso per la nostra comunità, ha visto la tragica fine, nel deserto del Sinai, tra gli altri, di altri ventisette bambini, nell’esplosione in aria dell’Airbus 321 della compagnia Kogalymavia, decollato dall’aeroporto egiziano di Sharm el-Sheikh.
Il tragico evento di tredici anni fa è stato ricordato con servizi televisivi e con un minuto di silenzio, nelle altre scuole della regione.
Nemmeno ai più disattenti è potuta sfuggire l’immagine, stridente, della faccia giuliva e briosa dell’imperituro sindaco quando, sorridente, constatava la tristezza che pervade tutti noi come tredici anni fa, invitandoci a non dimenticare. Eccitato, sicuramente, per il suo ruolo, di tricolore vestito, e non perché convinto che non tutti i mali vengono per nuocere.
Pazientemente, continuiamo ad aspettare, dal sindaco, qualche risposta ad alcune domande su questioni inquietanti che lo riguardano:
Vorremmo sapere se è vero, o no, l’insinuazione comparsa in un’intercettazione telefonica che ha preso una prima mazzetta di 20 mila euro per ospitare gli sfrattati da oltre Europa.
Questi extracomunitari, verranno ospitati o sviati da qualche altra parte?
Vorremmo sapere le ragioni per cui è indagato circa 1’imbarazzante storia della Circumlacuale, se ha truffato, se ha imbrogliato carte, o corrotto qualcuno.
Vorremmo sapere cosa significa “combattere silenziosamente”. Per essere più espliciti: che strada avrebbe intrapreso se qualche mascalzoncello avesse voluto, a tutti i costi, piantare pale eoliche?
Come verrà restituita la cospicua somma delle provvisionali.
Quale merce di scambio sta barattando con il ministero dell’Economia per avere la possibilità che lo Stato finanzi il risarcimento? Forse l’istituzione del tanto sperato centro HUB?
Come affronterà la questione dei risarcimenti civili. Risulta praticamente inutile la conferenza stampa messa in scena appena due giorni prima dell’anniversario. Tutti sanno che quando c’è una sentenza penale che ci condanna, ce ne sarà una civile che ci bastonerà finanziariamente. Perché non dirlo prima? Questo, noi poveri cittadini sprovveduti, lo avevamo già detto attraverso questo giornale.
Cosa ne farà di tutte quelle opere faraoniche che ancora vengono costruite a San Giuliano, a cominciare dalla ipotetica Università risultata, fino ad oggi, solo sede di una fugace apparizione di call-center.
Quando, finalmente, comincerà la tanto pubblicizzata raccolta differenziata.
Ci rendiamo conto che è meglio una comparsata televisiva a Quarto grado che rispondere a un interrogatorio di terzo grado, ma siamo fiduciosi!
Orbene, un altro anniversario è passato! A noi, ancora una volta, l’occasione di stringerci assieme, accanto ai genitori, per condividere il dolente ricordo.
Per triste coincidenza, il 31 Ottobre di quest’anno, tredicesimo anniversario di quell’evento così doloroso per la nostra comunità, ha visto la tragica fine, nel deserto del Sinai, tra gli altri, di altri ventisette bambini, nell’esplosione in aria dell’Airbus 321 della compagnia Kogalymavia, decollato dall’aeroporto egiziano di Sharm el-Sheikh.
Il tragico evento di tredici anni fa è stato ricordato con servizi televisivi e con un minuto di silenzio, nelle altre scuole della regione.
Nemmeno ai più disattenti è potuta sfuggire l’immagine, stridente, della faccia giuliva e briosa dell’imperituro sindaco quando, sorridente, constatava la tristezza che pervade tutti noi come tredici anni fa, invitandoci a non dimenticare. Eccitato, sicuramente, per il suo ruolo, di tricolore vestito, e non perché convinto che non tutti i mali vengono per nuocere.
Pazientemente, continuiamo ad aspettare, dal sindaco, qualche risposta ad alcune domande su questioni inquietanti che lo riguardano:
Vorremmo sapere se è vero, o no, l’insinuazione comparsa in un’intercettazione telefonica che ha preso una prima mazzetta di 20 mila euro per ospitare gli sfrattati da oltre Europa.
Questi extracomunitari, verranno ospitati o sviati da qualche altra parte?
Vorremmo sapere le ragioni per cui è indagato circa 1’imbarazzante storia della Circumlacuale, se ha truffato, se ha imbrogliato carte, o corrotto qualcuno.
Vorremmo sapere cosa significa “combattere silenziosamente”. Per essere più espliciti: che strada avrebbe intrapreso se qualche mascalzoncello avesse voluto, a tutti i costi, piantare pale eoliche?
Come verrà restituita la cospicua somma delle provvisionali.
Quale merce di scambio sta barattando con il ministero dell’Economia per avere la possibilità che lo Stato finanzi il risarcimento? Forse l’istituzione del tanto sperato centro HUB?
Come affronterà la questione dei risarcimenti civili. Risulta praticamente inutile la conferenza stampa messa in scena appena due giorni prima dell’anniversario. Tutti sanno che quando c’è una sentenza penale che ci condanna, ce ne sarà una civile che ci bastonerà finanziariamente. Perché non dirlo prima? Questo, noi poveri cittadini sprovveduti, lo avevamo già detto attraverso questo giornale.
Cosa ne farà di tutte quelle opere faraoniche che ancora vengono costruite a San Giuliano, a cominciare dalla ipotetica Università risultata, fino ad oggi, solo sede di una fugace apparizione di call-center.
Quando, finalmente, comincerà la tanto pubblicizzata raccolta differenziata.
Ci rendiamo conto che è meglio una comparsata televisiva a Quarto grado che rispondere a un interrogatorio di terzo grado, ma siamo fiduciosi!
Orbene, un altro anniversario è passato! A noi, ancora una volta, l’occasione di stringerci assieme, accanto ai genitori, per condividere il dolente ricordo.
Per triste coincidenza, il 31 Ottobre di quest’anno, tredicesimo anniversario di quell’evento così doloroso per la nostra comunità, ha visto la tragica fine, nel deserto del Sinai, tra gli altri, di altri ventisette bambini, nell’esplosione in aria dell’Airbus 321 della compagnia Kogalymavia, decollato dall’aeroporto egiziano di Sharm el-Sheikh.
Il tragico evento di tredici anni fa è stato ricordato con servizi televisivi e con un minuto di silenzio, nelle altre scuole della regione.
Nemmeno ai più disattenti è potuta sfuggire l’immagine, stridente, della faccia giuliva e briosa dell’imperituro sindaco quando, sorridente, constatava la tristezza che pervade tutti noi come tredici anni fa, invitandoci a non dimenticare. Eccitato, sicuramente, per il suo ruolo, di tricolore vestito, e non perché convinto che non tutti i mali vengono per nuocere.
Pazientemente, continuiamo ad aspettare, dal sindaco, qualche risposta ad alcune domande su questioni inquietanti che lo riguardano:
Vorremmo sapere se è vero, o no, l’insinuazione comparsa in un’intercettazione telefonica che ha preso una prima mazzetta di 20 mila euro per ospitare gli sfrattati da oltre Europa.
Questi extracomunitari, verranno ospitati o sviati da qualche altra parte?
Vorremmo sapere le ragioni per cui è indagato circa 1’imbarazzante storia della Circumlacuale, se ha truffato, se ha imbrogliato carte, o corrotto qualcuno.
Vorremmo sapere cosa significa “combattere silenziosamente”. Per essere più espliciti: che strada avrebbe intrapreso se qualche mascalzoncello avesse voluto, a tutti i costi, piantare pale eoliche?
Come verrà restituita la cospicua somma delle provvisionali.
Quale merce di scambio sta barattando con il ministero dell’Economia per avere la possibilità che lo Stato finanzi il risarcimento? Forse l’istituzione del tanto sperato centro HUB?
Come affronterà la questione dei risarcimenti civili. Risulta praticamente inutile la conferenza stampa messa in scena appena due giorni prima dell’anniversario. Tutti sanno che quando c’è una sentenza penale che ci condanna, ce ne sarà una civile che ci bastonerà finanziariamente. Perché non dirlo prima? Questo, noi poveri cittadini sprovveduti, lo avevamo già detto attraverso questo giornale.
Cosa ne farà di tutte quelle opere faraoniche che ancora vengono costruite a San Giuliano, a cominciare dalla ipotetica Università risultata, fino ad oggi, solo sede di una fugace apparizione di call-center.
Quando, finalmente, comincerà la tanto pubblicizzata raccolta differenziata.
Ci rendiamo conto che è meglio una comparsata televisiva a Quarto grado che rispondere a un interrogatorio di terzo grado, ma siamo fiduciosi!
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