Domus
23 Maggio 2020
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Domus

Consegnando la sera all’ignoto
si perde tra i canti il respiro.
La foglia ritorna alla madre.
Il tempo amaro del solfato di rame
sulla pelle – non ancora raschiato.
Sole verde in gola.
– Non fu sera né mattina, primo giorno
neppure ultimo, nemmeno tanto –
mascherina ai lobi
aspettando l’avvento inatteso
vi do un comandamento nuovo –
restate a casa coi figli col cane col fuoco.
E ditelo ai vostri figli, ai cani alle pietre
che non ci annoiavamo nei cortili
a contare sassi, rastrellare orti, costruire archi.
Ma forse fra qualche ora già lo sapranno.
“Domi coacti, incolumes evademus”.

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