Donde estan?
19 Febbraio 2020
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Donde estan?

Campi di mais buoni per corvi
niños correvano senza madri né bocche.
Madri dove svena il vostro latte di madre?
Numeri cuciti sugli stracci sui cartoni
su qualsiasi lembo di carne, sulle mani.
Fumi dal bivacco, lamiere pesano di strappi.
Ginocchi secchi e secchi di sterco addosso
la frontiera degli occhi scuciti implode d’odio.
Arate anime lussate dai bastoni, dai pugni.
Emergono dalla terra i loro latrati, dei padri.
Dove i padri gonfi d’aria, di botte, donde están?
Sfiniti scappano quelli senza luna d’inciampo.
Il bagno refluo- acquasanta poi nessun santo
né mani giunte di preghiera né rosari
né alcuna carta che attesti natali o croci.
Ossari tra i campi di granturco, mense per porci
tanfo dei morti coperto dalla varechina
fumi d’acido, fiori come amanìte falloidi
sbocciano dall’averno, dall’inverno dei fuochi.
Donde están, dove eravamo – seimilaseicento –
conta abbozzata, forfettaria, al cloroformio,
nessuno sconto, niños correvano senza madri

né padri – senza noi – privati di forma d’uomo
muri invisibili, numeri bruciati, ancora muri.
Stato di Puebla, nessun negozio di giocattoli.
Li chiamavano – scomparsi – donde están
figli invisibili, fogli gialli da riempire col vento,
desaparecidos noi – da questa parte del globo.

Tra il 2006 e il 2018 sono scomparsi più di 6.600 bambini e adolescenti in Messico. Solo negli ultimi sei anni, durante il mandato del presidente Enrique Peña Nieto, nel paese sono scomparsi 5.000 minorenni, negli stati federati di Messico e Puebla si conta il maggior numero di sparizioni, che ammonta al 40 per cento del totale (da L’Osservatore Romano).

 

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