Dossier statistico IMMIGRAZIONE
14 Dicembre 2020
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Dossier statistico IMMIGRAZIONE

Centro Studi e Ricerche IDOS in partenariato con in Centro Studi Confronto

Il dossier Immigrazione del Centro Studi e Ricerche IDOS, arrivato nel 2020 alla sua trentesima edizione, è uno degli strumenti di approfondimento principali circa le tematiche legate ai flussi migratori nel nostro Paese. Il Centro Studi e Ricerche IDOS, che cura il Dossier in partenariato con il Centro Studi Confronti, conta su di una rete stabile di studiosi, esperti e operatori che si occupano della redazione dei capitoli del rapporto, e ne promuove la presentazione e la divulgazione nelle proprie regioni e nei propri contesti di riferimento. A ogni edizione è così associata una vasta campagna di sensibilizzazione che ogni anno si concretizza in oltre 100 eventi (tra convegni, incontri, seminari, corsi, giornate e altre occasioni pubbliche) realizzati in tutta Italia.

I dati che il Dossier Immigrazione raccoglie nel 2020 sono particolarmente rilevanti quest’anno in quanto ci offrono la fotografia di quello che eravamo giusto poco prima dello scoppio della pandemia da COVID 19, ma soprattutto propone delle riflessioni circa gli effetti di essa sulla popolazione straniera residente nel nostro Paese. In particolare, secondo gli autori del Dossier, è proprio la popolazione straniera residente che è più a rischio nel contrarre il COVID, o di soffrire degli effetti economici e sociali della crisi economica che sta attraversando l’Italia e l’Europa. Tale affermazione è supportata dai dati raccolti dal Centro Studi IDOS, e che sottolineano come il contributo dei lavoratori stranieri alla nostra economia emerga proprio in quei settori – sanità, servizi alla persona, comparto agroalimentare – che sono stati fondamentali per l’ economia del paese nei primi mesi della pandemia e che, allo stesso tempo, sono quelli in cui i lavoratori sono maggiormente esposti al contagio.

Tale situazione di disuguaglianza non vale soltanto per i cosiddetti migranti economici, ma anche per i migranti forzati, che tra il 2018 e il 2019 hanno subìto gli effetti delle politiche di respingimento degli sbarchi e di revisione dell’accoglienza diffusa. Il dossier infatti certifica come al crollo degli sbarchi si affianca l’importante svuotamento dei centri di accoglienza, che ha contribuito ad una crescita delle permanenze irregolari sul paese, e quindi all’aumento di situazioni di fragilità e vulnerabilità, rese ancora più preoccupanti dalla pandemia.

In questo quadro, il dossier immigrazione sottolinea come i crimini d’odio contro i migranti siano cresciuti durante la pandemia. Questo soprattutto a causa del diffondersi del razzismo che ha indicato proprio chi è nella posizione di essere più esposto al COVID quale “untore”.

 

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