Draghi e spade
3 Giugno 2015 Share

Draghi e spade

Le piogge primaverili avevano ammorbidito il terreno, e Dunk non ebbe problemi a scavare la fossa. Scelse un punto sul versante occidentale della collina, per il vecchio che aveva sempre amato i tramonti. Così si apre Il Cavaliere dei Sette Regni, il nuovissimo romanzo fantasy di George Raymond Richard Martin. Un imperdibile prequel, è stato definito, della saga delle Cronache del ghiaccio e del fuoco, da cui è stata tratta la serie tv de Il trono di spade che ha avuto un grande successo sia in America sia in Europa.

Nato dall’intreccio di tre romanzi brevi (Il cavaliere errante; La spada giurata; Il cavaliere misterioso), il libro unisce le vite di due persone, appartenenti a classi sociali diverse, che passeranno il resto della loro vita nell’amicizia, dal momento in cui si sono conosciute fino alla loro morte. Il primo personaggio che ci viene presentato è Dunk, scudiero di un cavaliere errante, che lo nomina cavaliere a sua volta, prima di morire. Sarà conosciuto come Sir Duncan l’Alto in tutti i Sette Regni, il fantastico luogo immaginario dove Martin ha ambientato sia questo libro sia la saga delle Cronache. Dunk si mette in viaggio per combattere in un torneo che si sarebbe tenuto ad Ashford e sulla strada si ferma in una locanda. È qui che conosce Egg, in apparenza un ragazzo orfano di campagna, dietro il quale si nasconde Aegon della casa Targaryen, uno dei nipoti del vecchio re Daeron II.

Dunk accetta Aegon come suo scudiero e da quel momento decidono di viaggiare insieme da Dorne, l’estremo sud dei Sette Regni, fino alla Barriera, l’estremo nord. La situazione politica e sociale, che si avvicina molto a quella del tardo medioevo, è più serena e pacifica rispetto al clima che possiamo trovare nelle Cronache. I personaggi si troveranno a conoscere gli avvenimenti del passato che hanno segnato, non solo la casa reale, ma anche il popolo dei Sette Regni. Attraverso le loro avventure, vissute tra tornei, lord che si contendono le terre, e congiure, essi conosceranno il volto del mondo in cui vivono e si troveranno a salvare, come dovrebbero fare un nobile cavaliere e il suo scudiero, il popolo e il re. Molte saranno anche le figure di rilievo nelle Cronache, incontrate dai protagonisti del romanzo, tra cui Bloodraven e Walder Frey. Nel romanzo possiamo vedere come Martin vuole trasmetterci che ciò che lui racconta nelle Cronache un tempo non era così… che un tempo i cavalieri non erano solo ubriaconi, ladri e criminali. In questo romanzo l’autore ci fa vedere che l’ideale di vita di un nobile cavaliere è ancora raggiungibile in un clima dove già iniziamo a trovare le basi per ciò che condurrà i Sette Regni alla rovina.

Dopo la fine de Il cavaliere misterioso, cioè il terzo romanzo, possiamo facilmente capire che i due amici continueranno a viaggiare insieme, per conoscere nuovi luoghi e combattere in nome della giustizia. Ciò che non viene detto nel romanzo è che Aegon, anche se molto lontano dalla linea di successione, essendo il quarto figlio del re, diventerà sovrano col nome di Aegon V e chiamerà al suo fianco Sir Duncan come Primo Cavaliere del Re (o Mano del re, nell’edizione originale).

Il romanzo è ricco di colpi di scena e ciò lo rende sempre in evoluzione e mai noioso. I personaggi che vi compaiono sono delineati ognuno da aspetto e comportamento che influenzeranno in modo diverso le vite dei protagonisti. Dunk ed Egg combattono in un mondo che si avvia verso la crisi e le guerre dinastiche, un mondo dove però si possono trovare ancora i nobili ideali della cavalleria.

Un libro da prendere come esempio. ☺