Energie sprecate
29 Agosto 2017
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Energie sprecate

“… Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che ‘geme e soffre le doglie del parto’ (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora” (Papa Francesco dall’ Enciclica Laudato Si’).

Per me battere mensilmente queste lette- re è come trovare uno sfogo, cerco di lanciare messaggi e provare ad essere provocatore. Quindi comincio a buttare giù le idee, le cancello, le modifico ed arrivo ad un risultato tutto mio, cercando di non essere mai “tecnico”, con il rischio di divagare.

Sto leggendo l’ultimo numero della rivista e mi piace l’articolo di Giulia, contemporaneamente c’è l’attualità con il No di Trump al trattato COP21, i cambiamenti climatici, etc. Ne capita di parlare in famiglia o con amici, in realtà cosa sappiamo di questo famoso trattato firmato a Parigi? Poco, ed è bene sapere che è una dichiarazione d’intenti che prenderà piede tra qualche anno (e qui viene da chiedersi, perché temporeggiare se il malato è grave, se non gravissimo?). Così tutti pensiamo al futuro (almeno a parole), tutti siamo d’accordo per uno sviluppo sostenibile e l’impiego di energie alternative (almeno a parole). Ma nel concreto cosa facciamo? E soprattutto cosa rispondiamo a chi domanda “queste energie sono localizzate e sfruttano solo un territorio?”.

Si dice che il Molise produce già molta energia eolica, bene, anzi benissimo; ma quanto ne beneficiamo di questa energia prodotta? Traduco in volgare o termini populistici: in termini pratici e/o economici in bolletta? Non è che deturpiamo il nostro paesaggio per rinfrescare le case altrui (Lombardia, Toscana, etc)? Perché non vediamo tanti impianti eolici o fotovoltaici sulle colline senesi (per esempio), oppure sulle Prealpi lombarde oppure impianti eolici offshore con vista sulla laguna di Venezia. Perché per me il problema di fondo è questo, innanzitutto tutela del paesaggio e dell’ambiente, ma se poi dobbiamo trovare una giusta alternativa per il futuro della terra bisogna che tutti si rendano partecipi del cambiamento.

Ragionamento populista? Forse, intanto spieghiamo che il termine deriva da un movimento politico-culturale russo, aspirante a una sorta di socialismo rurale in opposizione al burocratismo zarista. Ma lo stato che si adopera in belle parole o firmacchiando patti, poi di concreto cosa fa? Ecco, divago e provoco. Che io ricordo, negli ultimi anni il Governo si è fortemente impegnato per la “produzione” petrolifera, appoggiando le trivellazioni in mare e su terraferma, ed è stato sempre benevolo con chi inquina (ILVA a Taranto, ENI in Basilicata, Montedison a Bussi gli esempi più eclatanti), e abusa del territorio.

Perché i sindacati una volta tanto non scioperano perché è stato inquinato il futuro di milioni di cittadini invece di pensare alla fabbrica o altri luoghi solo come bacino di lavoro e/o di tessere? Perché lo Stato non si adopera per recuperare gli edifici pubblici sfitti? Perché ad oggi si continua a costruire con tipologie che al massimo si avvicinano allo standard invece di imporre la realizzazione in classe energetica A4? Per non parlare poi degli edifici pubblici (scuole, asili, ospedali, enti, etc) che si potrebbero da tempo realizzare con l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, illuminazione a led, etc.

Invece viene lasciato tutto al buonsenso dei singoli cittadini, che come premio ricevono viaggi omaggio. Vi è mai capitato di andare in un qualsiasi ufficio pubblico in inverno, vestiti normalmente, per ritrovarsi involontariamente ai tropici? Oppure d’estate in pantaloncini e sandali per essere catapultati al polo? Eppure, oltre al buon senso, c’è una legge che impone i limiti delle temperature interne (20° d’inverno, 5-7° meno dell’esterna, d’estate). E nelle nostre case, o sui luoghi di lavoro, luci accese senza motivo o rubinetti lasciati aperti sono all’ordine del giorno. Il nostro mangiare quotidiano ripensato può aiutare il mondo, ridimensionando notevolmente il consumo di carne e mangiando come i nostri nonni, prodotti locali e di stagione.

Abbiamo sempre detto che la vera rivoluzione è cambiare se stessi. Allora?!? Sappiamo manifestare il nostro patriottismo alle parate del 2 Giugno, e mai quando il nostro territorio è posto sotto attacco dai veleni. Impariamo le parole della marcetta di Mameli, senza saperne il senso e la storia, ma non sappiamo i principi fondamentali della nostra Costituzione che violiamo quotidianamente. Quindi continuiamo pure a firmare tutti i trattati che vogliamo, ma guardiamo la nostra quotidianità e ripensiamola, con un corretto e nuovo stile di vita, ricordo ancora con piacere le tante lezioni sentite da Francesco Gesualdi.

Senza pensare di essere populisti, ma per essere fieri inquilini di questo condominio chiamato Terra.☺

 

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