Essere poveri
15 Settembre 2021
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Essere poveri

Povero è colui che non ha nulla da donare.

Povero è colui che vive senza speranza.

Povero è colui che non ha più voglia di sorridere, che non gioisce più alla vista di due innamorati, che non ha ricordi belli, che vive dell’invidia e della gelosia.

Povero è colui che non ha altri poveri che lo aiutano.

Ricco è chi presta senza attendersi nulla, sapendo che forse è stato utile solo per quel momento.

Ricco è chi vive nel sorriso del povero, chi offre una colazione a chi gli chiede un’offerta.

Ricco è colui che non ha responsabilità delle storture del sistema, né trae vantaggi dalle ingiustizie subìte dagli impoveriti.

Ho conosciuto tanti poveri che lo erano davvero, e tanti altri che erano ricchi senza saperlo.

Ho conosciuto lo sguardo profondo e nero di chi non ha nulla da mettere a tavola, di chi rimanda le bollette, di chi evita i suoi creditori, di chi guarda una vetrina sognando.

Il povero non si chiede perché lo è, ma sopravvive ogni giorno pensando a come farà.

Il povero che non aiuta un altro povero resta solo nei bassifondi della vita sociale.

Il povero che spera nei ricchi, lo resterà per sempre.

Chi vive di lotte sociali pensa di poter emancipare una classe povera, mentre già lottano ogni giorno aiutandosi tra loro, senza però una coscienza politica.

I poveri aiutano i poveri, e donano quel poco che possono.

I poveri sono coloro che superano l’amarezza costruendo solidarietà dal basso, fatta di piccoli prestiti.

Povero davvero è colui che vive nella paura di perdere ciò che ha, ricco è colui che non teme di donare i propri averi.

Chi dona tutto quello che ha non è povero.

Chi sorride nonostante le paure genera amicizia sociale, senza di essa qualunque persona si spegne e soffoca nei fiumi inquinati della vita.

Amare i poveri è proprio l’essenza, vivere con un povero è dare una direzione alla propria vita.

Amare i poveri non è facile, ma amare i ricchi avari lo è altrettanto.

Aiutare un povero ti procura almeno un sorriso, aiutare un ricco ti può procurare fastidio, diffidenza, distanza, rifiuto.

Chi lotta per i poveri e con i poveri vive molte vite, non tutte belle, ma intense.

Chi con la sua vita sostiene solo i ricchi dimenticando i poveri vive da miserabile e senza gioia.

I poveri non sono sempre grati, ma accettano l’aiuto perché ne hanno bisogno.

I poveri sono sempre grati quando difendi la loro dignità e non pretendi di cambiarli, anche se a volte lo faresti.

Puoi amarli non perché sono immagine di Dio, ma perché amandoli lo diventerai tu stesso.☺

 

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