Giovani in fermento
3 Maggio 2014 Share

Giovani in fermento

Forse era sbagliato il giorno. O l’ora. Forse anche il tempo. Ma quando dei giovani, autonomamente, trovano un’alternativa e la realizzano, questo no, non è mai sbagliato. Il 16 aprile 2014, al centro comunitario di Santa Croce di Magliano noi ragazzi del Collettivo Orme abbiamo cercato di lanciare un S.O.S. GIOVANI. Quando parlo di alternativa, parlo di salvezza, penso ad un gruppo originale, diverso, penso a noi e ai ragazzi delle band che sono venuti a suonare gratuitamente. Anche loro sono parte di un cambiamento, anche loro vanno controcorrente. Sarebbe facile, comodo e giustificabile seguire il cammino dei nostri coetanei, della società correndo “spensierati verso il precipizio, dopo esserci messi dinnanzi agli occhi qualcosa che ci impedisce di vederlo”, direbbe il filosofo Pascal. I tempi passano, ma le situazioni si ripetono. Intravedendo il precipizio, come minimo si cerca di rallentare, magari fermarsi e cercare una strada alternativa; un modo per non cadere c’è sempre. Un diversivo, una bussola che ci aiuti a capire la via, una meta che dia senso alle nostre azioni, un sogno da inseguire. Anche se ci si perde, ci si può ritrovare. Partendo da noi stessi.

Abbiamo proiettato un’intervista fatta alla precedente generazione qualche settimana fa chiedendo opinioni su noi giovani, sulla società che si sta venendo a creare: molti ci dicono che i giovani escono la sera e rientrano la mattina, che si agevolano sulla paghetta dei genitori e sulle pensioni dei nonni; c’è chi spera che qualcuno abbia ancora “sale in zucca”. C’è chi sostiene che chi ha la volontà di fare qualcosa si deve ammirare, ed anche aiutare, “noi dovremmo creare il vostro futuro, ma siccome siamo in un Paese pieno di debiti e pieno di ladri…”. C’è chi crede che una speranza oggi si trova solo fuori dall’Italia, che qui ci sono troppe regole, troppe tasse, troppe promesse non mantenute, come quelle dei politici dei piccoli paesini, amministrazioni che durante i “famosi cinque anni non fanno niente per i padri di questi giovani, possono fare qualcosa loro?” Oggi anche i grandi sono senza un lavoro, senza un reddito, senza una prospettiva. “I giovani vanno appoggiati, noi grandi li dobbiamo mettere per la strada giusta… ma come facciamo se anche noi abbiamo perso la via?” Alla domanda: “Le autorità possono fare qualcosa per noi giovani?”, “Devono!”, ci rispondono, “loro hanno l’obbligo di aiutarvi!”. “Si pensa che i giovani siano incapaci di intraprendere qualsiasi attività, io credo che invece molti abbiano dentro grandi tesori, risorse e potenzialità, però non hanno possibilità di esprimersi, non hanno i contesti giusti per realizzare i propri sogni”. C’è chi consiglia di guardare oltre, a un domani, a un futuro, accorgendosi che “il futuro è sempre il cambiamento”, e chi pensa ad oggi e in fondo crede che i giovani possano essere persino d’aiuto ai grandi: “restiamo tutti uniti, altrimenti non combiniamo mai niente”.

Noi giovani, prima di essere il futuro, siamo il presente! É questo quello che abbiamo cercato di dimostrare con una scena teatrale, scritta e interpretata da noi ragazzi del Collettivo Orme: il nome, si dirà, scelto con l’intenzione di tracciare nuove orme: “le vere orme si tracciano senza scarpe è il nostro motto!”, le scarpe rappresenterebbero la sicurezza, il potere, noi invece siamo semplici ragazzi le cui vie si sono unite, e che forse si divideranno. Intanto, però, “camminiamo verso la stessa meta tracciando orme vicine… magari inciampiamo, cadiamo, ma nei viaggi, avere una meta fa la differenza. Aver scoperto un’alternativa fa la differenza”, dicono gli attori che interpretano (come da realtà) i ragazzi del Collettivo, agli anziani del posto. Alternativa che cerchiamo di ricordare e di vivere ogni giorno.

Si è detto che alternativa è anche la musica… Ringrazio personalmente i ragazzi delle band che hanno suonato per noi, tra di loro c’è qualcuno che oltre ad essere un bravo musicista, ammiro e stimo tantissimo. La dimostrazione che davvero molti giovani vengono sottovalutati e non aiutati, solo perché ci si rende conto di dover fare un passo indietro nei confronti di chi lo merita, di chi è migliore. Grazie agli Uno Zero 10, ai Wet Shine, agli H Street 38 e agli Sghepts, con cui spero ci siano altre occasioni di collaborazione e unione. Colgo ancora una volta l’occasione per invitare a scriverci su collettivoorme @gmail. com e a visitare la pagina facebook Collettivo Orme.

Ragazzi, cambiare si può, si deve. Insieme possiamo. Aiutiamoci. “I giuvn cacc vot ponn pur sbaglià, e cacc vot ngarrn pur, za pruvà… nella vita si deve provare di tutto”.

Pensare al futuro, spesso svia. Fa consumare troppo tempo, fa rimandare troppe cose. Sperare, nella partita della vita, spesso equivale a perdere. “Dicono che il treno che tu aspetti un giorno passerà… Dicono tante cose, ma la verità è che se non ti metti in mezzo alle rotaie il treno non si fermerà” (Fabrizio Moro). Noi rischiamo. Noi crediamo in un’alternativa. Noi denunciamo e lottiamo. E non ci arrendiamo. A presto! ☺

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