i consensi di iorio         di Riformista85
28 Febbraio 2012 Share

i consensi di iorio di Riformista85

 

C’era una volta la regione Molise, riconosciuta tale con legge Costituzionale del 27 dicembre 1963. È stata sempre territorio con elevati consensi per la Democrazia Cristiana, che, però, aveva tenuto sempre in terza o quarta fila tanti personaggi elevati ad Amministratori nella seconda Repubblica. E i danni sono talmente evidenti che ormai tutti rimpiangono le forme di gestione della prima Repubblica, dove quantomeno c’erano persone all’altezza del compito e delle funzioni.

Tutti gli organi di informazione si chiedono come mai il Governatore Iorio, nonostante i debiti, le manchevolezze, la sanità inesistente, nonostante Vitagliano e Velardi, riesca ancora ad ottenere consensi. È un fenomeno che stanno studiando i politologi e gli esperti di marketing. La risposta è una sola: riesce perché intorno c’è il deserto ed è l’unico che ha un minimo di fiuto politico e di capacità amministrative. Compresi quelli  di centrosinistra.

Ma Iorio, come tutti gli uomini di potere che credono che tutto possono, sta cadendo sulla buccia di banana. La fine dell’era Iorio non è dovuta alla capacità del centrosinistra di proporre una agenda politica ed un programma diverso, ma alla ingordigia di potere. L’inizio della fine è datato con la scelta di volere a tutti i costi dei “piccoletti” alla guida di alcune amministrazioni locali: provincia di Isernia, sindaci di Campobasso e Termoli. L’inefficienza e l’incapacità di questi personaggi è esplosa con l’emergenza neve del mese di febbraio, soprattutto a Campobasso.

Il qualunquismo populista di Big Gino ha messo in ginocchio la città, ma ha anche inciso sensibilmente sulla credibilità di Iorio che non ha i poteri per guidare le varie amministrazioni, sostituendosi ai suoi “nominati”. Nel passato i capi corrente riuscivano a gestire la fitta rete amministrativa prima perché erano tempi diversi con compiti e funzioni meno impegnative e poi perché, nel momento in cui il prescelto alla guida di una amministrazione non rispondeva al comando, veniva subito sostituito.

La gestione Di Bartolomeo sta caratterizzandosi per i danni e la totale inefficienza ed inaffidabilità. È a tutti nota la triste vicenda della struttura di via Carnaio che doveva diventare le “Casa delle Culture” con il riconoscimento di tutte le religioni e di tutte le tradizioni. Per la situazione neve dello scorso mese, di fronte ad evidenti responsabilità amministrative, che avrebbero dovuto portarlo a rassegnare le dimissioni da sindaco per il bene della città, ha provato a scaricare le sue totali inefficienze sulle spalle degli spalatori, accusati di andare nei bar e non per le strade. Poveri noi in quali mani siamo capitati.

L’incapacità amministrativa e gestionale contraddistingue anche la città di Termoli e la provincia di Isernia, guidate da uomini di Iorio che, possiamo dire, ha vinto la battaglia di gestire tutto quello che ci stava da gestire nel Molise, ma ha perso la guerra nei confronti dei molisani. Mi viene in mente il naufragio della Costa Concordia: quel gigantesco mostro d’acciaio semisommerso, reclinato sul fianco e trasformato in una spettrale tomba marina, è l’immagine della nostra regione che si dibatte tra mille contraddizioni, per essere finalmente un territorio normale, a quasi cinquanta anni dalla nascita. Siamo oggi il simbolo della colpevole “leggerezza” nell’ affrontare i problemi, del gigantesco mausoleo di strutture vuote e senza senso che siamo riusciti a costruire in un territorio dove abbiamo spento la voglia  di crescere, di vivere, di sperare.

Questa terra ha bisogno di un cambio generazionale totale che sappia interpretare le esigenze della gente, che ridia forza ai giovani, che faccia tornare a sognare e a guardare con serenità al futuro e che non annoveri in nessun modo tra i possibili amministratori gente come quella che sta guidando le città di Campobasso e Termoli e la provincia di Isernia: essi  sono agli antipodi della corretta ed efficace gestione amministrativa, mettono in serio dubbio la credibilità delle amministrazioni e recano solo danni ai cittadini.

Dopo il popolo dell’acqua dobbiamo costruire il popolo del Molise.☺

riformista85@libero.it

 

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