il barocco nel molise
2 Febbraio 2011 Share

il barocco nel molise

 

Il Barocco, diffuso largamente nelle grandi città italiane come Roma, Napoli, Lecce, ha avuto in Molise una diffusione modesta.

Il potere politico religioso del XVI e XVII secolo nelle grandi città italiane era nelle mani di facoltose famiglie e di dignitari ecclesiastici spesso legati al potentato politico economico. Inoltre considerevole era anche il potere religioso: le comunità ecclesiali delle grandi città, molto sensibili alle minacce della Riforma  Protestante proveniente dai paesi del nord Europa, aprirono le porte allo stile Barocco, promosso dalla Chiesa di Roma quale strumento di evangelizzazione.

I maggiori committenti che apprezzarono questo movimento artistico, sia nel campo della pittura che dell’architettura, furono proprio la Chiesa, i sovrani, i principi e le istituzioni civili, a cui si affiancò la borghesia. Certamente il Molise non fu turbato dalle minacce della Riforma, tant’è che nelle sue dimesse diocesi non aveva neanche i mezzi per promuovere questa nuova tendenza artistica.

In linea generale il Barocco deve essere considerato movimento culturale globale che comprendeva filosofia, letteratura, musica e arte, la cui durata va dalla fine del XVI secolo alla metà del XVIII.

Caratteristiche

Le fondamentali caratteristiche dell’architettura barocca sono le linee curve dagli andamenti sinuosi come ellissi, spirali a costruzioni policentrica, che talvolta si intrecciano tra loro tanto da risultare indecifrabili. L’opera barocca doveva ridestare meraviglia e forte senso della teatralità spingendo l’artista all’esuberanza decorativa, unendo pittura, scultura e stucco nella composizione spaziale e sottolineando il tutto mediante suggestivi giochi di luce e di ombre.

In breve tempo il Barocco divenne, grazie alla sua esuberante teatralità, ai suoi effetti grandiosi e alla magniloquenza profusa su ogni superficie e con ogni materiale, lo stile sia della Chiesa Cattolica sia delle Monarchie Europee. Il risultato di questa espressione fu una tendenza all’assolutismo, con manifestazione di un potere fastoso.

Testimonianze molisane

L’arte barocca del XVII-XVIII secolo in Molise risente dell’apporto dei Signori locali sia attraverso le arti figurative, sia nell’architettura e nella letteratura. Le Diocesi molisane appoggiarono la cultura barocca; in particolare il Vescovo di Larino Mons. Tria,  seguendo l’esempio di alcuni Pontefici si fece promotore nelle arti figurative e architetturali per mettere in atto le norme promosse e incoraggiate dallo spirito della Controriforma (cf. N. Franco).

Opere significative:

– Ripabottoni, Chiesa dell’Assunta, realizzata nel XVIII secolo, opera di Ferdinando Sanfelice;

– Casacalenda, Chiesa dell’Addolorata (1761);

– Montorio nei Frentani, Chiesa dell’Assunta, edificata su una chiesa di antica costruzione;

– Bonefro, S. Maria delle Rose (1740);

– S. Martino in Pensilis, Chiesa di S. Pietro Ap. (1728);

– Guglionesi, Collegiata di S. Maria Maggiore, edificata nel periodo romanico, al quale è riconducibile la cripta, ricostruita nel 1746;

– Acquaviva Collecroce, Chiesa S. Maria Ester (1715);

– Campobasso, S. Antonio Abate (1572);

– Venafro, Chiesa dell’Annunziata, considerata tra le chiese barocche più belle del Molise. ☺

jacobuccig@gmail.com

 

 

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