L’Alternativa al Presidente Iorio, per essere credibile, deve aver un programma condiviso da tutti quelli che non hanno mai apprezzato le idee e i metodi del Governatore, oltre che da quelli che in questi ultimi nove anni, con il Presidentissimo ci hanno “litigato”. Francamente, Roberto Ruta non è né tra i primi né tra gli altri. Sarà per la sua indole, sarà per la sua educazione, il fatto è che né lui ha mai espresso posizioni alternative nei confronti del Governatore e della sua politica, né Iorio si è mai preoccupato del rischio Ruta. Oltre al programma politico, l’Alternativa ha bisogno di un leader con una buona reputazione politica. Va ricordato che il “Principe Azzurro”, parole sue, è il frutto politico di un ribaltone, abilmente orchestrato da Michele Iorio a danno di Marcello Veneziale, che lo vide assurgere da giovane Consigliere regionale, a Presidente del Consiglio. Successivamente, quando Di Stasi venne mandato a casa dai giudici del TAR, Il Principe pretese fino all’ultimo minuto, di essere candidato al suo posto senza peraltro riuscirvi. Cosicché, invece di logorare Iorio, contribuì alla sconfitta del centrosinistra. Dopo cinque anni di cura Iorio, convinse i pochi che erano ancora dell’Ulivo a farsi candidare alla Presidenza della giunta ragionale con il risultato che, se Di Stasi perse ottenendo più voti della sua coalizione, Ruta perse lo stesso ma la sua coalizione riportò più voti di lui. Questo sarebbe dovuto bastare per convincerlo a frequentare di più i giardinetti e di meno i circoli politici. Invece, insieme al Senatore Massa, ha preferito sfidare non il centrodestra, che non è mai stato nei sui pensieri, ma Antonio Di Pietro, con il risultato che uno fa il consigliere comunale e l’altro il Professore nelle scuole superiori. Ora, conscio di tutto ciò, il nobile Ruta, si è inventato un contenitore vuoto, in gergo, bidone, per fregare gli ultimi moicani ai quali far credere di essere ancora a capo di un esercito. Tutti ormai sanno, però, che i suoi colonnelli sono già al servizio di un altro generale.
Il giovane segretario del PD, prima di aderire alle Rutanate, farebbe bene a farsi qualche domanda e darsi rapidamente anche qualche risposta: il contenitore proposto da Ruta, Alternativ@, un sostantivo senza aggettivo che segue, a chi e a cosa serve? Alternativo può essere un progetto di destra, di centro, di sinistra, ma non può essere tutte e tre le cose messe insieme. Aggettivare quel sostantivo è compito della politica e Ruta questo non se lo può permettere, ne va della sua credibilità, oltre che della praticabilità del percorso. I partecipanti alla festa sono così politicamente ingombranti, che solo nominarli, in questa fase, risulterebbe devastante. E allora basta sedersi intorno a un tavolo senza mai esprimere un’opinione politica e costruire un programma che risponde unicamente agli interessi dei commensali: sentiremo difendere la sanità pubblica senza demonizzare quella privata, sentiremo parlare del sostegno alle imprese senza dimenticare i lavoratori; il capitolo sulla qualità dell’ambiente sarà curato da qualche noto ambientalista il quale ci dirà tutto il male possibile contro gli inceneritori, le pale eoliche e il nucleare, tanto il danno è già fatto; ci dirà anche che è contro l’autostrada, ma a favore del raddoppio della Bifernina, sapendo che non si farà né l’una né l’altra. Del terremoto ne parleranno soltanto per dire che ci vogliono altri soldi. In buona sostanza un programma sciapo, dove ogni commensale metterà tanto sale quanto basta.
Alternativ@, di gattopardiana memoria, è il luogo non meglio identificato per la prenotazione di un posto al sole, compreso quello di presidente.☺
domenicodadamo@alice.it
L’Alternativa al Presidente Iorio, per essere credibile, deve aver un programma condiviso da tutti quelli che non hanno mai apprezzato le idee e i metodi del Governatore, oltre che da quelli che in questi ultimi nove anni, con il Presidentissimo ci hanno “litigato”. Francamente, Roberto Ruta non è né tra i primi né tra gli altri. Sarà per la sua indole, sarà per la sua educazione, il fatto è che né lui ha mai espresso posizioni alternative nei confronti del Governatore e della sua politica, né Iorio si è mai preoccupato del rischio Ruta. Oltre al programma politico, l’Alternativa ha bisogno di un leader con una buona reputazione politica. Va ricordato che il “Principe Azzurro”, parole sue, è il frutto politico di un ribaltone, abilmente orchestrato da Michele Iorio a danno di Marcello Veneziale, che lo vide assurgere da giovane Consigliere regionale, a Presidente del Consiglio. Successivamente, quando Di Stasi venne mandato a casa dai giudici del TAR, Il Principe pretese fino all’ultimo minuto, di essere candidato al suo posto senza peraltro riuscirvi. Cosicché, invece di logorare Iorio, contribuì alla sconfitta del centrosinistra. Dopo cinque anni di cura Iorio, convinse i pochi che erano ancora dell’Ulivo a farsi candidare alla Presidenza della giunta ragionale con il risultato che, se Di Stasi perse ottenendo più voti della sua coalizione, Ruta perse lo stesso ma la sua coalizione riportò più voti di lui. Questo sarebbe dovuto bastare per convincerlo a frequentare di più i giardinetti e di meno i circoli politici. Invece, insieme al Senatore Massa, ha preferito sfidare non il centrodestra, che non è mai stato nei sui pensieri, ma Antonio Di Pietro, con il risultato che uno fa il consigliere comunale e l’altro il Professore nelle scuole superiori. Ora, conscio di tutto ciò, il nobile Ruta, si è inventato un contenitore vuoto, in gergo, bidone, per fregare gli ultimi moicani ai quali far credere di essere ancora a capo di un esercito. Tutti ormai sanno, però, che i suoi colonnelli sono già al servizio di un altro generale.
Il giovane segretario del PD, prima di aderire alle Rutanate, farebbe bene a farsi qualche domanda e darsi rapidamente anche qualche risposta: il contenitore proposto da Ruta, Alternativ@, un sostantivo senza aggettivo che segue, a chi e a cosa serve? Alternativo può essere un progetto di destra, di centro, di sinistra, ma non può essere tutte e tre le cose messe insieme. Aggettivare quel sostantivo è compito della politica e Ruta questo non se lo può permettere, ne va della sua credibilità, oltre che della praticabilità del percorso. I partecipanti alla festa sono così politicamente ingombranti, che solo nominarli, in questa fase, risulterebbe devastante. E allora basta sedersi intorno a un tavolo senza mai esprimere un’opinione politica e costruire un programma che risponde unicamente agli interessi dei commensali: sentiremo difendere la sanità pubblica senza demonizzare quella privata, sentiremo parlare del sostegno alle imprese senza dimenticare i lavoratori; il capitolo sulla qualità dell’ambiente sarà curato da qualche noto ambientalista il quale ci dirà tutto il male possibile contro gli inceneritori, le pale eoliche e il nucleare, tanto il danno è già fatto; ci dirà anche che è contro l’autostrada, ma a favore del raddoppio della Bifernina, sapendo che non si farà né l’una né l’altra. Del terremoto ne parleranno soltanto per dire che ci vogliono altri soldi. In buona sostanza un programma sciapo, dove ogni commensale metterà tanto sale quanto basta.
Alternativ@, di gattopardiana memoria, è il luogo non meglio identificato per la prenotazione di un posto al sole, compreso quello di presidente.☺
L’Alternativa al Presidente Iorio, per essere credibile, deve aver un programma condiviso da tutti quelli che non hanno mai apprezzato le idee e i metodi del Governatore, oltre che da quelli che in questi ultimi nove anni, con il Presidentissimo ci hanno “litigato”. Francamente, Roberto Ruta non è né tra i primi né tra gli altri. Sarà per la sua indole, sarà per la sua educazione, il fatto è che né lui ha mai espresso posizioni alternative nei confronti del Governatore e della sua politica, né Iorio si è mai preoccupato del rischio Ruta. Oltre al programma politico, l’Alternativa ha bisogno di un leader con una buona reputazione politica. Va ricordato che il “Principe Azzurro”, parole sue, è il frutto politico di un ribaltone, abilmente orchestrato da Michele Iorio a danno di Marcello Veneziale, che lo vide assurgere da giovane Consigliere regionale, a Presidente del Consiglio. Successivamente, quando Di Stasi venne mandato a casa dai giudici del TAR, Il Principe pretese fino all’ultimo minuto, di essere candidato al suo posto senza peraltro riuscirvi. Cosicché, invece di logorare Iorio, contribuì alla sconfitta del centrosinistra. Dopo cinque anni di cura Iorio, convinse i pochi che erano ancora dell’Ulivo a farsi candidare alla Presidenza della giunta ragionale con il risultato che, se Di Stasi perse ottenendo più voti della sua coalizione, Ruta perse lo stesso ma la sua coalizione riportò più voti di lui. Questo sarebbe dovuto bastare per convincerlo a frequentare di più i giardinetti e di meno i circoli politici. Invece, insieme al Senatore Massa, ha preferito sfidare non il centrodestra, che non è mai stato nei sui pensieri, ma Antonio Di Pietro, con il risultato che uno fa il consigliere comunale e l’altro il Professore nelle scuole superiori. Ora, conscio di tutto ciò, il nobile Ruta, si è inventato un contenitore vuoto, in gergo, bidone, per fregare gli ultimi moicani ai quali far credere di essere ancora a capo di un esercito. Tutti ormai sanno, però, che i suoi colonnelli sono già al servizio di un altro generale.
Il giovane segretario del PD, prima di aderire alle Rutanate, farebbe bene a farsi qualche domanda e darsi rapidamente anche qualche risposta: il contenitore proposto da Ruta, Alternativ@, un sostantivo senza aggettivo che segue, a chi e a cosa serve? Alternativo può essere un progetto di destra, di centro, di sinistra, ma non può essere tutte e tre le cose messe insieme. Aggettivare quel sostantivo è compito della politica e Ruta questo non se lo può permettere, ne va della sua credibilità, oltre che della praticabilità del percorso. I partecipanti alla festa sono così politicamente ingombranti, che solo nominarli, in questa fase, risulterebbe devastante. E allora basta sedersi intorno a un tavolo senza mai esprimere un’opinione politica e costruire un programma che risponde unicamente agli interessi dei commensali: sentiremo difendere la sanità pubblica senza demonizzare quella privata, sentiremo parlare del sostegno alle imprese senza dimenticare i lavoratori; il capitolo sulla qualità dell’ambiente sarà curato da qualche noto ambientalista il quale ci dirà tutto il male possibile contro gli inceneritori, le pale eoliche e il nucleare, tanto il danno è già fatto; ci dirà anche che è contro l’autostrada, ma a favore del raddoppio della Bifernina, sapendo che non si farà né l’una né l’altra. Del terremoto ne parleranno soltanto per dire che ci vogliono altri soldi. In buona sostanza un programma sciapo, dove ogni commensale metterà tanto sale quanto basta.
Alternativ@, di gattopardiana memoria, è il luogo non meglio identificato per la prenotazione di un posto al sole, compreso quello di presidente.☺
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