il cuore del mondo di Antonio De Lellis | La Fonte TV
Quando lavori per vivere contando sempre ciò che resta, quando speri che qualcosa accada e qualcuno paghi il tuo onesto servizio, quando contribuisci al benessere di questo amato e stupido paese, impegnato a comprendere che lo Stato siamo noi e che nessun dominio dovrà ancora prevaricare; quando assisti incredulo alla scena di cani rabbiosi che si contendono le poche ossa rimaste, quando siamo derisi per la squallida partigianeria, quando avanziamo incontentabili per i desideri e i vizi; quando il cuore degli italiani si risveglierà dalle ingiustizie, dalle parole manomesse e dalle mistificazioni? Quando il cuore si libererà da suadenti suoni di sirene?
Sotto la cenere, calda è la brace della indignazione e del coraggio.
Come avranno superato le carestie, le guerre, le miserie i cuori degli italiani? Ricordo il freddo intenso, il caldo camino, le cure amorevoli, la solidarietà di quelli che furono e che troppo presto abbiamo archiviato nella nostra memoria.
Parlate saggi, parlate ancora, con calore, preghiere, lacrime e sudore!
Il pane che ha sfamato la mia pancia, arricchiva sempre anche il mio cuore e la mia mente. Racconti vivi di esistenze, di sacrifici, di risparmio, di investimento e di umanità. Italiani senza maschere, geni e poeti, non freddi esperti che fan conti nelle tasche degli altri. Quand’anche ci sfamassero, non ci arricchirebbero il cuore e la mente con la loro breve verità.
Popolo testardo, svegliati da questo sonno che ormai non ha più il benessere bugiardo! Popolo detestato che conta più i goal e le vincite ai giochi che i morti di guerre vicine e lontane! Popolo del sole, della pioggia, della nebbia e della neve, alza il capo, apri il cuore e usa la sagacia e l’ardore! Popolo del portafoglio, svuota i tuoi inutili forzieri e sogna il pane di una volta, il bene ostinato e profondo, le braccia allargate!
Ecco le voci familiari, le carezze, la tavola imbandita prima di tutto di verità, di sana laboriosità. Cibo vivo dell’amicizia, dell’onestà, della saggezza, che non vuole mai avere ragione, dove sei? Forse nei cimiteri vivi della memoria ormai sopita o forse nel silenzio di un sorriso benevolo.
Coraggio cuore italiano, spera ancora che la terra dia frutti, che le sudate carte diano ancora ingegno e scoperte, spera ancora che la denuncia e la proposta sia nell’alleanza dei miseri! Varca la soglia cuore italiano, non perder tempo, i giovani avanzano a chieder conto di un passato povero di amore per il futuro. Guarda, cuore italiano, accanto a te, offri la tua vita per un sogno comune!
La mente che cerca possa incontrare il cuore invincibile che mai si arrenderà a ingiuste leggi, ai morti invano, ai miseri oscurati da chi nasconde crudeli verità. Sperate non solo nel cuore degli italiani! Avete conosciuto quello di altri continenti e scoperto che è un unico cuore, che mai dovrà dividersi perché nemici dichiarati da altri.
Oppressi del mondo, cuori sofferenti, lingue di tutta la terra, unitevi e confidate in un Dio vicino che non si è mai stancato di camminare accanto a questa umanità☺
adelellis@virgilio.it
Quando lavori per vivere contando sempre ciò che resta, quando speri che qualcosa accada e qualcuno paghi il tuo onesto servizio, quando contribuisci al benessere di questo amato e stupido paese, impegnato a comprendere che lo Stato siamo noi e che nessun dominio dovrà ancora prevaricare; quando assisti incredulo alla scena di cani rabbiosi che si contendono le poche ossa rimaste, quando siamo derisi per la squallida partigianeria, quando avanziamo incontentabili per i desideri e i vizi; quando il cuore degli italiani si risveglierà dalle ingiustizie, dalle parole manomesse e dalle mistificazioni? Quando il cuore si libererà da suadenti suoni di sirene?
Sotto la cenere, calda è la brace della indignazione e del coraggio.
Come avranno superato le carestie, le guerre, le miserie i cuori degli italiani? Ricordo il freddo intenso, il caldo camino, le cure amorevoli, la solidarietà di quelli che furono e che troppo presto abbiamo archiviato nella nostra memoria.
Parlate saggi, parlate ancora, con calore, preghiere, lacrime e sudore!
Il pane che ha sfamato la mia pancia, arricchiva sempre anche il mio cuore e la mia mente. Racconti vivi di esistenze, di sacrifici, di risparmio, di investimento e di umanità. Italiani senza maschere, geni e poeti, non freddi esperti che fan conti nelle tasche degli altri. Quand’anche ci sfamassero, non ci arricchirebbero il cuore e la mente con la loro breve verità.
Popolo testardo, svegliati da questo sonno che ormai non ha più il benessere bugiardo! Popolo detestato che conta più i goal e le vincite ai giochi che i morti di guerre vicine e lontane! Popolo del sole, della pioggia, della nebbia e della neve, alza il capo, apri il cuore e usa la sagacia e l’ardore! Popolo del portafoglio, svuota i tuoi inutili forzieri e sogna il pane di una volta, il bene ostinato e profondo, le braccia allargate!
Ecco le voci familiari, le carezze, la tavola imbandita prima di tutto di verità, di sana laboriosità. Cibo vivo dell’amicizia, dell’onestà, della saggezza, che non vuole mai avere ragione, dove sei? Forse nei cimiteri vivi della memoria ormai sopita o forse nel silenzio di un sorriso benevolo.
Coraggio cuore italiano, spera ancora che la terra dia frutti, che le sudate carte diano ancora ingegno e scoperte, spera ancora che la denuncia e la proposta sia nell’alleanza dei miseri! Varca la soglia cuore italiano, non perder tempo, i giovani avanzano a chieder conto di un passato povero di amore per il futuro. Guarda, cuore italiano, accanto a te, offri la tua vita per un sogno comune!
La mente che cerca possa incontrare il cuore invincibile che mai si arrenderà a ingiuste leggi, ai morti invano, ai miseri oscurati da chi nasconde crudeli verità. Sperate non solo nel cuore degli italiani! Avete conosciuto quello di altri continenti e scoperto che è un unico cuore, che mai dovrà dividersi perché nemici dichiarati da altri.
Oppressi del mondo, cuori sofferenti, lingue di tutta la terra, unitevi e confidate in un Dio vicino che non si è mai stancato di camminare accanto a questa umanità☺
Quando lavori per vivere contando sempre ciò che resta, quando speri che qualcosa accada e qualcuno paghi il tuo onesto servizio, quando contribuisci al benessere di questo amato e stupido paese, impegnato a comprendere che lo Stato siamo noi e che nessun dominio dovrà ancora prevaricare; quando assisti incredulo alla scena di cani rabbiosi che si contendono le poche ossa rimaste, quando siamo derisi per la squallida partigianeria, quando avanziamo incontentabili per i desideri e i vizi; quando il cuore degli italiani si risveglierà dalle ingiustizie, dalle parole manomesse e dalle mistificazioni? Quando il cuore si libererà da suadenti suoni di sirene?
Sotto la cenere, calda è la brace della indignazione e del coraggio.
Come avranno superato le carestie, le guerre, le miserie i cuori degli italiani? Ricordo il freddo intenso, il caldo camino, le cure amorevoli, la solidarietà di quelli che furono e che troppo presto abbiamo archiviato nella nostra memoria.
Parlate saggi, parlate ancora, con calore, preghiere, lacrime e sudore!
Il pane che ha sfamato la mia pancia, arricchiva sempre anche il mio cuore e la mia mente. Racconti vivi di esistenze, di sacrifici, di risparmio, di investimento e di umanità. Italiani senza maschere, geni e poeti, non freddi esperti che fan conti nelle tasche degli altri. Quand’anche ci sfamassero, non ci arricchirebbero il cuore e la mente con la loro breve verità.
Popolo testardo, svegliati da questo sonno che ormai non ha più il benessere bugiardo! Popolo detestato che conta più i goal e le vincite ai giochi che i morti di guerre vicine e lontane! Popolo del sole, della pioggia, della nebbia e della neve, alza il capo, apri il cuore e usa la sagacia e l’ardore! Popolo del portafoglio, svuota i tuoi inutili forzieri e sogna il pane di una volta, il bene ostinato e profondo, le braccia allargate!
Ecco le voci familiari, le carezze, la tavola imbandita prima di tutto di verità, di sana laboriosità. Cibo vivo dell’amicizia, dell’onestà, della saggezza, che non vuole mai avere ragione, dove sei? Forse nei cimiteri vivi della memoria ormai sopita o forse nel silenzio di un sorriso benevolo.
Coraggio cuore italiano, spera ancora che la terra dia frutti, che le sudate carte diano ancora ingegno e scoperte, spera ancora che la denuncia e la proposta sia nell’alleanza dei miseri! Varca la soglia cuore italiano, non perder tempo, i giovani avanzano a chieder conto di un passato povero di amore per il futuro. Guarda, cuore italiano, accanto a te, offri la tua vita per un sogno comune!
La mente che cerca possa incontrare il cuore invincibile che mai si arrenderà a ingiuste leggi, ai morti invano, ai miseri oscurati da chi nasconde crudeli verità. Sperate non solo nel cuore degli italiani! Avete conosciuto quello di altri continenti e scoperto che è un unico cuore, che mai dovrà dividersi perché nemici dichiarati da altri.
Oppressi del mondo, cuori sofferenti, lingue di tutta la terra, unitevi e confidate in un Dio vicino che non si è mai stancato di camminare accanto a questa umanità☺
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