Il mondo non è mai stato così sovraindebitato. Il 10 settembre l’ONU ha deciso a maggioranza di assumere nuove regole internazionali per affrontare la condizione generalizzata del debito degli stati. Perché accade questo? Perché il sistema del debito è congeniale per ridurre interi popoli in schiavitù reale sottraendo loro servizi, diritti, beni comuni. È il sistema più antico di controllo. Ma chi ci controlla? Il sistema finanziario speculativo senza regole invaso da corruzione e foriero di sistemi economici, politici e culturali corrotti. Il debito eccessivo o sovraindebitamento è il centro della ragnatela i cui fili rappresentano, nelle varie espressioni, il sistema oppressivo che genera guerre, esodi epocali, cambiamenti climatici, sottrazioni di territorio e di futuro.
I contributi di diversi attivisti, missionari, docenti universitari, sono stati condensati in un libro che si prefigge di dare contenuto sociale dentro il grande evento del giubileo della misericordia indetto da papa Francesco. Proprio il rapporto tra misericordia e giustizia è il focus da cui si dipana la riflessione e la proposta specifica di lotta per la costruzione di comunità, nella difesa del territorio in uno spirito di misericordia che è ridare opportunità di vita a tutti. Anche la nostra Costituzione repubblicana si pone l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione alla vita sociale ed economica del paese ed oggi, tra questi ostacoli, vi è il debito. La Costituzione rappresenta di fatto una prospettiva di perenne giubileo laico e si coniuga perfettamente con lo spirito giubilare dell’anno della misericordia. In questa grande opportunità per il mondo intero si colloca la proposta del giubileo del debito e il grande compito affidato a tutte le generazioni di liberarsi insieme da un modello distruttivo, oppressivo e manipolativo.
Le parole di questo libro rappresentano il sudore della fatica, il dolore della croce, la polvere della strada, il sangue dei poveri e di persone che desiderano svelare verità scomode e ridare alla Croce, al perdono ed alla resurrezione significati nuovi, sempre attuali.
Il mondo non è mai stato così sovraindebitato. Il 10 settembre l’ONU ha deciso a maggioranza di assumere nuove regole internazionali per affrontare la condizione generalizzata del debito degli stati. Perché accade questo? Perché il sistema del debito è congeniale per ridurre interi popoli in schiavitù reale sottraendo loro servizi, diritti, beni comuni. È il sistema più antico di controllo. Ma chi ci controlla? Il sistema finanziario speculativo senza regole invaso da corruzione e foriero di sistemi economici, politici e culturali corrotti. Il debito eccessivo o sovraindebitamento è il centro della ragnatela i cui fili rappresentano, nelle varie espressioni, il sistema oppressivo che genera guerre, esodi epocali, cambiamenti climatici, sottrazioni di territorio e di futuro.
I contributi di diversi attivisti, missionari, docenti universitari, sono stati condensati in un libro che si prefigge di dare contenuto sociale dentro il grande evento del giubileo della misericordia indetto da papa Francesco. Proprio il rapporto tra misericordia e giustizia è il focus da cui si dipana la riflessione e la proposta specifica di lotta per la costruzione di comunità, nella difesa del territorio in uno spirito di misericordia che è ridare opportunità di vita a tutti. Anche la nostra Costituzione repubblicana si pone l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione alla vita sociale ed economica del paese ed oggi, tra questi ostacoli, vi è il debito. La Costituzione rappresenta di fatto una prospettiva di perenne giubileo laico e si coniuga perfettamente con lo spirito giubilare dell’anno della misericordia. In questa grande opportunità per il mondo intero si colloca la proposta del giubileo del debito e il grande compito affidato a tutte le generazioni di liberarsi insieme da un modello distruttivo, oppressivo e manipolativo.
Le parole di questo libro rappresentano il sudore della fatica, il dolore della croce, la polvere della strada, il sangue dei poveri e di persone che desiderano svelare verità scomode e ridare alla Croce, al perdono ed alla resurrezione significati nuovi, sempre attuali.
Il mondo non è mai stato così sovraindebitato. Il 10 settembre l'ONU ha deciso a maggioranza di assumere nuove regole internazionali per affrontare la condizione generalizzata del debito degli stati. Perché accade questo?
Il mondo non è mai stato così sovraindebitato. Il 10 settembre l’ONU ha deciso a maggioranza di assumere nuove regole internazionali per affrontare la condizione generalizzata del debito degli stati. Perché accade questo? Perché il sistema del debito è congeniale per ridurre interi popoli in schiavitù reale sottraendo loro servizi, diritti, beni comuni. È il sistema più antico di controllo. Ma chi ci controlla? Il sistema finanziario speculativo senza regole invaso da corruzione e foriero di sistemi economici, politici e culturali corrotti. Il debito eccessivo o sovraindebitamento è il centro della ragnatela i cui fili rappresentano, nelle varie espressioni, il sistema oppressivo che genera guerre, esodi epocali, cambiamenti climatici, sottrazioni di territorio e di futuro.
I contributi di diversi attivisti, missionari, docenti universitari, sono stati condensati in un libro che si prefigge di dare contenuto sociale dentro il grande evento del giubileo della misericordia indetto da papa Francesco. Proprio il rapporto tra misericordia e giustizia è il focus da cui si dipana la riflessione e la proposta specifica di lotta per la costruzione di comunità, nella difesa del territorio in uno spirito di misericordia che è ridare opportunità di vita a tutti. Anche la nostra Costituzione repubblicana si pone l’obiettivo di rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione alla vita sociale ed economica del paese ed oggi, tra questi ostacoli, vi è il debito. La Costituzione rappresenta di fatto una prospettiva di perenne giubileo laico e si coniuga perfettamente con lo spirito giubilare dell’anno della misericordia. In questa grande opportunità per il mondo intero si colloca la proposta del giubileo del debito e il grande compito affidato a tutte le generazioni di liberarsi insieme da un modello distruttivo, oppressivo e manipolativo.
Le parole di questo libro rappresentano il sudore della fatica, il dolore della croce, la polvere della strada, il sangue dei poveri e di persone che desiderano svelare verità scomode e ridare alla Croce, al perdono ed alla resurrezione significati nuovi, sempre attuali.
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