il mondo naturale     di Elizabeth Johnson
30 Marzo 2013 Share

il mondo naturale di Elizabeth Johnson

 

Tenendo presente l'immagine della Terra vista dallo spazio, consideriamo quattro aspetti di questo pianeta e il suo posto nell'universo.

– Primo, l'universo è antichissimo. In termini di miliardi di anni, i numeri chiave sono il 14, il 5 e il 4. L'universo ebbe origine con un'esplosione originaria chiamata, in modo piuttosto prosaico, Big Bang, circa 14 miliardi di anni fa (più precisamente 13 miliardi e 700 milioni di anni fa, secondo l'attuale consenso scientifico). Dalla deflagrazione di quell'istante fino a oggi l'universo ha continuato a espandersi, mentre le galassie e le loro stelle nascevano e morivano. Il nostro sole e i suoi pianeti fecero la loro comparsa circa 5 miliardi di anni fa, prodotti dall'aggregazione del pulviscolo e dei gas liberati dalle precedenti generazioni di stelle esplose nei loro spasmi di agonia. Sul pianeta Terra, circa 4 miliardi di anni fa, ebbe luogo una nuova esplosione, la vita, affacciatasi nelle comunità di organismi monocellulari delle profondità dei mari primordiali ed evolutasi nel milione e più di specie oggi esistenti. Nel suo libro I draghi dell'Eden, Carl Sagan utilizza la scansione di un anno per rappresentare la sequenza degli eventi. Se il Big Bang è avvenuto a Capodanno, il nostro sole e i pianeti sono nati il 9 settembre. La vita sulla Terra ha avuto origine il 25 settembre e i primi esseri umani hanno fatto la loro comparsa il 31 dicembre alle 22,30. (…). Noi esseri umani siamo i neonati dell'universo, quelli appena arrivati.

– Secondo, l'immensità dell'universo è inimmaginabile. Ci sono più di cento miliardi di galassie, ciascuna con miliardi di stelle, e non si sa quante lune e pianeti, e tutta questa materia visibile e udibile è solo un frammento della materia dell'universo che, non essendo conosciuta fino in fondo, è detta “oscura”. La Terra è un piccolo pianeta che orbita intorno a una stella di media grandezza nei pressi dell'estremità di una galassia a spirale. Siamo solo un granellino.

– Terzo, l'universo è completamente interconnesso, tutto è in qualche modo in relazione con tutto il resto. A proposito del colore rosso del sangue, ad esempio, lo scienziato-teologo inglese Arthur Peacocke scrisse: “Ogni atomo di ferro nell'emoglobina del nostro sangue non sarebbe lì se non fosse stato prodotto in una qualche esplosione galattica miliardi di anni fa e se alla fine non si fosse condensato per formare il ferro della crosta terrestre dal quale siamo nati noi”. Gli esseri umani e tutte le creature di questo pianeta sono fatti, letteralmente, di polvere di stelle. La storia dell'evoluzione biologica, inoltre, evidenzia che noi umani condividiamo con tutte le altre creature viventi un patrimonio genetico comune che risale agli organismi monocellulari primordiali dei mari antichi. Batteri, pini, mirtilli, cavalli, le imponenti balene grigie: nella grande comunità della vita siamo tutti parenti. (…).

– Quarto, l'universo è profondamente dinamico. Anche mentre leggete queste parole, si sta formando nuovo spazio, dal momento che l'universo continua a espandersi. Le galassie ruotano attorno al loro buco nero centrale; il nostro pianeta compie ogni anno un giro attorno alla nostra stella e ruota ogni giorno intorno al proprio asse; intere specie nascono, crescono e muoiono, così come accade agli individui il cui tempo disegna un arco dalla nascita alla morte. La natura in sé è storica.

Questo dinamismo spiega anche la comparsa della specie umana. Dall'evoluzione del ciclo vitale degli organismi monocellulari fluì una corrente vitale in progressione: creature che vivono in conchiglie, pesci, anfibi, rettili, insetti, fiori, uccelli e mammiferi, tra i quali ebbero origine gli esseri umani, noi primati il cui cervello è strutturato in modo così complesso da consentirci di sperimentare coscienza introspettiva e libertà o, detto in termini classici, intelletto e volontà. La materia, eccitata di energia, evolve nella vita, poi nella coscienza, poi nello spirito (dal sassolino alla pesca, al barboncino, alla persona). Il pensiero e l'amore umano non sono stati iniettati nell'universo dall'esterno, ma rappresentano lo sbocciare in noi di energie profondamente cosmiche, suscitate dal dinamismo propriamente fisico del cosmo, che è già autorganizzato e creativo. In questa epopea, gli umani non sono alieni atterrati in uno strano mondo materiale, ma parte integrante di una storia in evoluzione. Secondo la suggestiva definizione di Sallie McFague, siamo «terricoli», creature che appartengono a questo luogo. Le nostre aspirazioni personali e la nostra creatività culturale racchiudono la vitalità energetica del cosmo stesso; la nostra piccola pepita di tempo storico concentra in sé l'impresa impetuosa ed eccitante in corso nella natura stessa. Tutto questo ci rende distinti ma non separati, un unico filo nel cosmo, ma al tempo stesso un filo del cosmo. ☺

 

 

bibbia moderna

È in uscita un'edizione più moderna della Bibbia, edita Mondadori. Talmente moderna che…

… prima che il roveto ardente parli è meglio restare in linea per non  perdere la priorità acquisita.

… Mosè spiega che i Dieci Comandamenti non valgono per le quattro più alte cariche dello Stato.

… Andreotti dice che Gesù se l'è cercata.

… Dio non vuole pubblicare con la Mondadori.

… Eva tenta Adamo offrendogli la Apple.

… Gesù subisce le tentazioni al Salaria Sport Village.

… Minzolini dice che Gesù è stato assolto.

… tra il vecchio e il nuovo testamento c'è la pubblicità.

… Al Qaeda rivendica il crollo della torre di Babele.

… Pietro nega per tre volte l'amicizia a Gesù su Facebook.

… i mercanti del tempio sono tutti cinesi.

… i due ladroni non vengono più crocefissi. Il primo per intervenuta prescrizione, mentre il secondo perché il fatto attribuitogli non costituisce più reato.

 

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