Indice del numero 158 – Febbraio 2019
la fonte
indice del numero di febbraio 2019 http://www.lafonte.tv/
In questo numero:
-nell’abisso della misericordia di dio
di Rosalba Manes
– cani da guardia della democrazia (Lettera aperta a tutti coloro che fanno informazione)
di Antonio Di Lalla
– valore degli apocrifi
di Michele Tartaglia
– contro le tossicità
di Dario Carlone
-Scatto d’autore: “Molise: informazione e potere“
di Guerino Trivisonno
– un decalogo per il paesaggio
di Rossano Pazzagli
– Fotografia: “Linee”
di Greta Polimene
– cambiare si può
di Famiano Crucianelli
– luci della ribalta
di Maurizio Corbo
– reddito di cittadinanza:dubbi e criticità
di Davide Vitiello
– servire senza stancarsi
di Benito Giorgetta
– a.a.a. cambiamento cercasi
di Tina De Michele
– tela: “Ombra del deserto”
– del disobbedire
di Marcella Stumpo
– phoolan devi
di Loredana Alberti
– il piacere di visitare il molise: (Guardialfiera.)
di Pietro La Serra
– un anno migliore?
di Christiane Barckhausen-Canale
– pittura:”Chi ha buttato giù la casa?”
di Ana Maria Erra Guevara
– con passione
di Luciana Zingaro
– transumanza e pietà popolare
di Gaetano Jacobucci
– questa pietà
di Enzo Bacca
– foto : “Casacalenda innevata”
di Antonio Montaldo
– consigli agli alunni
di Gabriella de Lisio
– finanza, migrazione, ambiente
di Antonio De Lellis
– sul decreto sicurezza
di Franco Novelli
– res nullius
di Rodolfo Di Martino
– gli sprar al passo d’addio
di Marco Branca
– le rivoluzioni industriali
di Giuseppe La Serra
– Anfibi e rettili del Molise
di WWF OA MOLISE
– salvare civitacampomarano
di Angelo Sanzò
– populismo ed educazione
di Franco Pollutri
– il re dell’orto
di Gildo Giannotti
– volersi bene
di Peppe Sini
– il verso della tortora
di Enzo Bacca
– modelli sostenibili di consumi e di produzione
di Silvio Malic
– un male antichissimo
di Filomena Giannotti
– la “mossa” del governatore
di Domenico D’Adamo
cani da guardia della democrazia (Lettera aperta a tutti coloro che fanno informazione)
di Antonio Di Lalla a pag.3
Ho una grande affezione per i cani per il principio che “è meglio un cane amico che un amico cane”, tuttavia sono arciconvinto che nessun animale può valere quanto una persona umana. Ebbene se dalle coste libiche partissero barconi pieni di cani si solleverebbe un putiferio, noi per primi. Partono invece carrette piene di esseri umani e si lasciano in mare, magari con la segreta speranza che affondino, perché è meglio piangerli da morti e farci un bel servizio che occuparsene da vivi!