Indice del numero 148 – Marzo 2018
In questo numero:
– il giusto che rende giusti
di Rosalba Manes
– i sogni non sono un lusso (Lettera aperta a quanti hanno ancora voglia di ascoltare)
di Antonio Di Lalla
– accogliere la sacra scrittura
di Michele Tartaglia
– impulsivi digitali
di Dario Carlone
-Scatto d’autore: “Molise: non permettiamo che gli amministratori deturpino le bellezze del molise”
di Guerino Trivisonno
-ciao babbo
di Luciana Zingaro
– l’immaginazione al potere?
di Famiano Crucianelli
– processi decisionali partecipativi
di Lucio Sepede
– fare pulizia
di Giulia Di Paola
– sogno di un mattino di mezzo inverno
di Marcella Stumpo
– riflettere e far riflettere
di Tina De Michele
-Fotografia: “cactus senza spine”
di Greta Polimene
-il silenzio sui dati delle strutture di riabilitazione
di Alessandro Prezioso
– come un rasoio
di Loredana Alberti
– la fonte
di Redazione
– somiglianze e differenze
di Christiane Barckhausen-Canale
– tela: E. T.
– il molise timido e orgoglioso
di Rossano Pazzagli
– contro il femminicidio (Casacalenda: culla dell’impegno civile)
di Davide Vitiello
– a santiago del cile
di Lina D’Incecco
– sono puri i loro sogni
di Gabriella de Lisio
– il debito, fatalità, colpa o arma?
di Antonio De Lellis
– contromafiecorruzione
di Franco Novelli
– fiori freschi quel mattino
di Enzo Bacca
– il fatale 1968
di Paolo De Stefanis
– terza repubblica alle porte?
di Marco Branca
– il grano crescerà comunque
di Franco Pollutri
– wind days
di WWF OA MOLISE
– capoiaccio anno zero
di Angelo Sanzò
– quando potare l’ulivo
di Maurizio Corbo
– una leggendaria pianta mediterranea
di Gildo Giannotti
– per la promozione della donna
di Rosanna Celano
– fame zero
di Silvio Malic
– “onor del padre”
di Filomena Giannotti
– un candidato credibile per il centrosinistra
di Domenico D’Adamo
i sogni non sono un lusso(Lettera aperta a quanti hanno ancora voglia di ascoltare)
di Antonio Di Lalla a pag. 3
Mi piacerebbe parlare delle leggi razziali andate in vigore ottanta anni fa. Fu turpe selezionare le persone in base alla razza, a decretare quali avevano diritto di affermarsi e quali invece dovevano nascondersi per non essere arrestate, deportate, assassinate.