kamal, dieci anni   di Vincenzo Bacca
4 Ottobre 2013 Share

kamal, dieci anni di Vincenzo Bacca

 

Ero ombra

mentre carezzavo i tuoi capelli

fino a sera tarda. Ogni giorno

seduto all'angolo della stanza

senza pareti

ogni notte vegliavo il sonno

illuminato dai bengala

intorno le macerie.

 

Il battito al lumicino

e la calda mano

stretta alla mia

senza un lamento

tenui sussulti di speranza

istanti legati all'esile filo

intermittenza di vita, ogni giorno

 

occhi sublimi, scuri

sulle punte dell'ultima infinita

danza verso l'oltre

oltre quella granata

confine al buio.

 

Kabul è lì, ai tuoi piedi

dove sei nato

a noi una croce di rabbia

rossa sul petto

cuore luce perdono

e l'ultimo atto d'amore…

il bianco delle nostre divise

a coprire quegli occhi.

 

Kamal, dieci anni.

Giocava al sole.

 

Vincenzo Bacca,

enzo.bacca@alice.it

 

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