la borsa si rompe   di Z’ Vassilucc’e
29 Agosto 2011 Share

la borsa si rompe di Z’ Vassilucc’e

 

Le varie stagioni della vita e del tempo si accavallano. Sui monti le nevi si sciolgono e, purtroppo, anche i ghiacciai. Il pianeta Terra non sorride: troppi luoghi sono devastati da guerre fratricide ed in troppi si continua a morire di fame, di stenti e di contraddizioni di un sistema economico che continua a sfruttare tutto e tutti. Il grande risultato dei "quattro sì" di qualche mese fa, dei quali già tutti si sono dimenticati, è stato unicamente quello di indicare una via: riprendiamoci la politica ed il diritto di decidere.

La morale, quella pubblica, in particolare ora che la crisi -guarda un po’- è arrivata sul tavolo di chi ci governa, suggerisce a chi eccede di farsi da parte: dovrebbero farsi da parte tutti coloro che hanno offeso la morale pubblica, ma … quella più offesa è la morale economica e politica degli Stati Democratici. Quella del bunga bunga riguarda la morale soggettiva, che non va ostentata ed, in verità, ha abbondantemente stufato! Ora, il risultato è, ovvero dovrebbe essere: fuori dalla politica chi ostenta, chi ha approfittato e chi approfitta, ovvero tana tutti! Nessuno canti vittoria, ce n'è per tutti: destre, centri, sinistre, laici e religiosi.

La sinistra, quella dei poveri, degli sfruttati e degli ultimi, dovrebbe rileggere la storia a cominciare dalla polvere del muro di Berlino e da quella stagione, tutta italiana, di mani pulite. Ieri ed oggi, ci vogliono uomini e donne coraggiose, capaci di usare la scopa della nonna per fare economia e politica: una nuova legge che abolisca i vitalizi parlamentari. Una nuova legge elettorale, che consenta di scegliere il Delegato. Una nuova legge sul conflitto d'interessi, che non consenta ai portatori di interessi diffusi, nonché detentori di titoli in borsa, di sedere in Parlamento. Una nuova legge significativa che riduca la delega politica in Parlamento (300 e son già troppi); nelle Regioni (tetto max dei consiglieri n° 20 ed in proporzione ai residenti il resto); nelle Province (meglio abolirle, sono un doppione, inutile anche quelle sopra i 300 mila abitanti) e nei Comuni (max 20 ed in proporzione ai residenti il resto, ma lasciarle tutte vive perché, come le scuole, sono il tessuto vivo della realtà locale). Una nuova legge che riduca e proporzioni al costo della vita lo stipendio dei Dirigenti a tutti i livelli dell'Azienda Pubblica, Banca d’Italia compresa, con il premio di produttività funzionale e con la possibilità per chi governa di cambiarli tutti ad ogni stagione politica, ovvero rendere precari ed a tempo determinato solo loro! Un nuovo ed unico organismo internazionale dove nessuno abbia il diritto di veto e dove tutti i Paesi del Pianeta Terra possano eleggere i loro rappresentanti: 3 per tutti i paesi, nessuno escluso…. esclusi quelli che pensano sempre che la terra è di chi fa zappare e di chi ricava profitti dal lavoro altrui. E il potenziamento del sistema di controllo dell'applicazione delle Leggi che ogni governo, sovrano, emana; queste rispettate da tutti i governi del Pianeta, senza concedere la possibilità di paradisi di qualsiasi genere, compresa la mano d'opera a costi schiavistici.

Aboliti i vitalizi vecchi e nuovi dei parlamentari; ridotto il numero di questi da novecento e rotti a soli duecento max; riproporzionati gli stipendi di tutti i Dirigenti pubblici nonché delle partecipate; abolite tutte le Province; stabilita l'incompatibilità di un amministratore pubblico di essere anche membro di comunità montane, pro-loco, aziende partecipate, nuclei industriali etc.; definiti i controlli, governati da aziende autonome ed indipendenti… avremmo iniziato una nuova era difficilmente riconducibile al gioco clientelare; sicuramente strutturale, non contingente e fumoso! Altro che 45 miliardi di manovra! … ma, tutto questo è un sogno da regalare ai nostri figli perché possano trasmetterlo ai nostri nipoti.

Da questa crisi, che non è del singolo cittadino, ma di un sistema economico, si può uscire proclamando un anno sabbatico, ovvero un anno di moratoria, un nuovo giubileo della Terra, dove ogni nazione ed ognuno dei ricchi re, satrapi e satrapini (ovvero Presidenti di nazioni e Parlamenti, Ministri, Senatori e Deputati) lascino ciò che hanno accumulato o ereditato, concedendo loro un vitalizio simbolico da consumare su un'isola sotto gli oceani, perché a chi decide di rimanere sulla terra ferma non va concesso il diritto a sfruttare.

Affido alle onde del mare che ora vengono ed ora vanno, ai venti che soffiano ovunque sul pianeta, alle stelle sempre splendenti nei cieli, ai sogni impossibili che affollano le teste vuote dei sognatori, a chi leggerà le mie righe e a quelli che saranno capaci di sorridere senza mai rinunciare ai loro sogni, a quelli che sul pianeta saranno sempre capaci di trovare fratelli e sorelle figli tutti di Zatot, senz'altro e sicuramente abitanti del Pianeta Terra.

Za-za bum-bum: vi regalo questa lettera trovata dentro la bottiglia dei "sogni". ☺

polsmile@tin.it

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