la scuola di pandora
3 Luglio 2011 Share

la scuola di pandora

 

Leggo distrattamente Solo se interrogato di Domenico Starnone e penso al progetto elaborato per il GSS (Gruppo Sportivo Scolastico) PEGASO: Education and Sport on the road, al mio amico Z' Vassilucc'e, alle sue nenie e d'improvviso … “trovo intollerabile, piuttosto, che nell'arco di un secolo di sommovimenti di ogni tipo, la scuola sia rimasta solidamente attaccata ai registri, alla 'disciplina', ai voti, alle medie, trovo insopportabile, deprimente ammettere che avrei potuto essere io … a muovermi con disinvoltura, senza spaesamento, tra scrutini e dettature di voti di cento anni fa”.

Nella scuola dove attualmente lavoro, abbiamo una nuova "Condizione", ma… "ieri era meglio di oggi", ovvero, "oggi è come ieri, ma, aumentata la consapevolezza, per differenza, è peggio di ieri!".  Beh, che dire, sicuramente abbiamo fatto un passo avanti: che la scuola, come tutte le scuole dello stivale non fosse a norma, non è e non era certamente una novità: lo sapevamo e lo sappiamo!

Anni fa, quando progettare aveva senso e speranza, perchè il Progettista, nella fattispecie, il sottoscritto, poteva garantire la continuità del Progetto, mi feci di nuovo ingannare da chi vive l'"Istituzione Scuola" come specchio, dimentico del fatto che "i Diritti non producono Profitti", ma sicuramente possono garantire allo specchio di riflettere l'immagine "la mia scuola funziona", che è così funzionale ai Signori dell'Amministrazione. Da un capannone, utilizzato come rimessa, nacque (nb: con soldi della Provincia ed altri) un Laboratorio di Educazione Fisica unico, con numerosi attrezzi: un gruppo di ricerca sul movimento, una struttura dove fosse possibile "sperimentare" una Educazione Fisica significativa, oltre, naturalmente, a gare e manifestazioni, tra cui lo spettacolo sul tema “sport e pace”, che valse la selezione a rappresentare le scuole d'Italia ad una  manifestazione internazionale in Turchia, poi cancellata per questioni di sicurezza. Oggi, quel Laboratorio è ridiventato un magazzino dove, misero spettacolo, le attrezzature del sogno sono ammassate quà e là,: "…il peggio che una istituzione, in particolare quella educativa, può regalare ai suoi protagonisti è quello di cancellare in loro la possibilità di sognare e di realizzare la Speranza!"

Gli attuali Amministratori della scuola vanno ringraziati. L'Impresa scuola ha una caratteristica unica: essa è un luogo (topos/τόπος  educativo) privilegiato di mediazione fra gli interessi, degli "stakehol- ders" (sostenitori). Nella Scuola i diritti della società amministrata, scritti sulla Carta Costituzionale, prevalgono sui diritti di proprietà rivendicate dagli Amministratori Delegati (Decisori politici-Dirigenti). Fra i diritti, degli "stakeholders", primeggia quello alla felicità ed il dovere di coltivare la speranza, che vincola l'impresa, poichè i loro obiettivi dipendono da ciò che fa l'Azienda: l'Impresa scuola deve accrescere il benessere attuale delle persone.

La brama di potere riflesso degli Amministratori Delegati, aspiranti manager-leader e garanti di qualità, li ha portati a scoperchiare il "vaso di Zeus", liberando non più i molti mali della scuola statale, conosciuti ormai da secoli, ma, unica, la Speranza di poterli cancellare, che non ha fatto mai in tempo ad allontanarsi prima che il vaso venisse chiuso. "Le novelle Pandore", sorprese, hanno liberato, … ma certamente non era questo il loro intento, la Speranza che, lontana da loro, è corsa ad abbracciare gli "stakeholders" e… "l'evidenza dei problemi-mali, che per molto tempo erano rimasti "velati", ma conosciuti, non consente più di tornare a celarli, pena l'omissione Amministrativa".

 Con il mito del vaso di Pandora, la teodicea greca assegnò alla curiosità femminile la responsabilità di aver reso dolorosa la vita dell'uomo; la teodicea vagabonda degli uomini "on the road" ed io con loro, ringrazia "le novelle Pandore", perchè adesso, "hic et nunc" / "tòde ti" la Speranza non è più mito, ma una realtà oggettiva che impone coerenza legislativa per la soluzione dei molti mali che affliggono la scuola, comprese le omissioni, gli abusi di potere e le distrazioni di denaro pubblico. Ad esempio: Legge 7 febbraio 1958, n. 88 "Provvedimenti per l'educazione fisica. "Palestre ed impianti sportivi. Tutti gli edifici scolastici devono comprendere un'area per le esercitazioni all'aperto. Gli edifici per le scuole e gli stituti di istruzione secondaria e artistica devono essere dotati di una palestra coperta, quando non superino le 20 classi, e di due palestre quando le classi siano più di venti. Alle palestre devono essere annessi i locali per i relativi servizi”.

Nell'attesa, mangerò formaggio e berrò vino sui sentieri dei monti e racconterò ai distratti viandanti che la Speranza impone coerenza, ma essa, finalmente, non è più prigioniera nel vaso del Potere …è altrove e, soprattutto, è libera! ☺

polsmile@tin.it

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