l’acqua di termoli  di Antonio De Lellis
3 Settembre 2013 Share

l’acqua di termoli di Antonio De Lellis

 

Strepitoso risultato ottenuto a Termoli sulla via della ripubblicizzazione del servizio idrico integrato (SII). I movimenti per l’acqua bene comune hanno coronato un lavoro di anni difficoltoso, e a tratti quasi impossibile da ottenere. Cosa è successo a Termoli? Il consiglio comunale nella seduta del 26 giugno ha stabilito di avviare il percorso di ripubblicizzazione del SII a Termoli, privatizzato da vent’anni, e di istituire una commissione che conduca l’amministrazione verso l’azienda speciale o ad un affidamento alla Molise Acque. Il vero risultato sorprendente ed inatteso è stato l’unanimità dei consensi dei consiglieri comunali che alla vigilia erano piuttosto incerti se non addirittura contrari. Il lavoro lento ma paziente dei comitati e della Fondazione Lorenzo Milani ha consentito di coinvolgere sia la giunta, il sindaco e il presidente del consiglio comunale. L’epilogo inaspettato è stato propiziato da una comunicato stampa desiderato dal Forum dei Movimenti per l’acqua che in occasione del 2° anniversario del referendum ha visto il Comune di Termoli coinvolto, prima, e poi condividere il testo di un comunicato con alcuni dei comitati locali.

La battaglia prima culturale, poi oppositiva, che negli ultimi tempi i comitati avevano condotto, non ha portato ai risultati definitivi, mentre l’ulteriore passo lungo della linea del dialogo anche con chi la pensa diversamente ha consentito di superare le ultime resistenze. Tutto risolto? Purtroppo no. Intanto la soluzione di affidamento alla Molise Acque, per la verità non favorita dai comitati, è sbarrata in quanto una sentenza del Tar ha vietato l’ampliamento dello statuto al servizio idrico integrato. Da una parte sarebbe stata la soluzione più semplice, mentre dall’altra saremmo finiti direttamente nella gestione più oscura della politica clientelare del Molise.

I prossimi appuntamenti saranno decisivi, ma ci rincuora la vittoria morale per questo bene comune ed il fatto che i nominativi fatti da noi all’interno della commissione per la ripubblicizzazione sono di sicuro affidamento: Marco Bersani e Renato Di Nicola. Il significato profondo di questo parziale, ma grande risultato è che l’acqua è di tutti e anche chi non ha le stesse idee nostre sulla gestione deve porsi il problema di come gestire un bene comune che se privatizzato diventa profittevole per un gruppo di privati invece che per la collettività e per i municipi tagliati da tutte le parti ed obbligati a svendere ciò che hanno e ciò che sono. La lezione all’interno dei movimenti è stata difficile, a tratti conflittuale e rivoluzionaria: la linea del dialogo attivo nonviolento ha sortito l’effetto di avvicinare e di costruire una logica di appartenenza e di servizio per il bene comune che è di tutti e di ciascuno. Chi ha vinto? Chi ha saputo non solo imporre la linea referendaria, ma chi soprattutto ha saputo convincere chi non la pensava allo stesso modo.  Una grande lezione di democrazia! ☺                                         adelellis@clio.it  

 

eoc

eoc