L’arroganza al potere
9 Novembre 2015
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L’arroganza al potere

Un altro inverno è alle porte, un’altra legge di stabilità sta per essere varata, piogge torrenziali e critiche feroci ci faranno compagnia per i prossimi giorni. Guardo le strade della mia città sfaldarsi sotto l’ennesimo acquazzone autunnale e, uscendo di casa, probabilmente mi divertirò a contare le nuove buche spuntate sull’asfalto… la gente si lamenta, l’ amministrazione termolese fa spallucce e parla di tunnel, ed io penso a quanto la politica, tutta, sia lontana dalla gente. È diventata persino arrogante, ora crede persino di conoscere i bisogni dei cittadini meglio dei cittadini stessi.
Ho già i brividi quando sento che la nuova manovra finanziaria sarà divisa in 4 capitoli: Italia forte, Italia semplice, Italia giusta ed Italia orgogliosa. Mi auguro che, come in certi album musicali, non ci sia anche la traccia fantasma, ossia Italia fessa, ma, visti i precedenti del direttore d’orchestra, non ci sarebbe di che stupirsi. Nel capitolo “Italia Giusta” si parla di “tutele e garanzie per la disabilità”, prevedendo 90 milioni di euro per la legge sul “dopo di noi”, che dovrà essere varata ad inizio 2016, e 400 milioni per il rifinanziamento del fondo per la non autosufficienza, finalizzato a garantire, su tutto il territorio nazionale, l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali in favore delle persone non autosufficienti. L’esperienza ci impone di essere cauti, in quanto sappiamo bene che non sempre i soldi sono la soluzione ai problemi. Come già hanno sollevato le associazioni di categoria, innanzitutto è d’obbligo chiedersi da dove verranno presi questi milioni di euro. Troppo spesso è capitato che sono entrati dalla porta ed usciti dalla finestra, ossia si taglia al sociale per dare al sociale, come una specie di “guerra tra i bisognosi” che non porta benessere a nessuno. Ancora, troppo sfumato e troppo lontano dai bisogni reali dei cittadini è il concetto di “livelli essenziali di assistenza”, che ancora oggi non contempla oltre un centinaio di malattie rare ed altre patologie invalidanti ed è completamente disancorato dai progressi scientifici e tecnici.
Quanto alla legge sul “dopo di noi”, provvedimento che dovrebbe essere in grado di ridare serenità e dignità alle famiglie delle persone con disabilità, sollevandole dalla scure dell’incertezza sulla sorte dei propri cari qualora vengano meno i caregiver che si occupano di loro, riuscirà davvero a creare alternative reali ed efficaci all’istituzionalizzazione del cittadino con disabilità? Intorno ad ogni persona, c’è una rete di amore, di affetti, di luoghi cari, di vita vissuta. È una cosa talmente ovvia, ma il potere arrogante non ne ha cura.
Nei giorni scorsi, il Comitato dell’ONU sui Diritti Civili, Economici, Sociali e Culturali (CESCR), che vigila sull’applicazione delle convezioni ONU, e quindi anche sulla Convenzione per i diritti delle persone con disabilità, ha comunicato alla delegazione governativa italiana ben 15 raccomandazioni e osservazioni circa il mancato e pieno godimento da parte dei cittadini con disabilità dei diritti economici, sociali e culturali nel nostro paese per colpa del vuoto normativo e delle risorse esigue. Questo si traduce nei fatti in discriminazione, assenza di inclusione, limitazione della libertà personale, arretratezza culturale. Questo è lo stato dei fatti, oggi. Una fotografia terrificante, ed uno scenario che ci porta indietro di anni rispetto agli altri paesi occidentali. Se tiene presente che il Censis ha stimato in oltre 4.000.000 il numero di persone con disabilità in Italia, il dato è ancora più terrificante.
Perciò quando il Governo parla di “Italia Giusta” io mi domando se sappia di cosa parla, di quali sono le reali esigenze dei cittadini e se le ignori colpevolmente, o peggio, dolosamente. Quando la mia amministrazione comunale parla di tunnel fantasmagorici, io mi domando se abbia fatto un giro per la città ed ignorato colpevolmente o dolosamente lo stato pietoso delle strade. Il potere, piccolo o grande che sia, è arrogante. Prendetene atto … e, almeno voi, non ignorate.☺

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