In natura ogni cosa, buona o cattiva che sia, ha un inizio, una ragionevole durata e una fine. Quando viene meno la ragione sociale della “cosa”, la domanda della stessa, se ne decreta la fine: la si liquida. Questo è quanto accaduto quest’inverno a Casacalenda al Nuovo Cinema Roma che, alla pari del più noto Nuovo Cinema Paradiso, sembra aver chiuso i battenti. Nella fattispecie la ragione sociale della “cosa”, o meglio lo scopo, era quello di rimettere in pari un Comune di eccelse tradizioni culturali, malamente amministrato dai campioni delle sagre. Col passare del tempo, a qualcuno dei promotori di questa rilevante iniziativa è sembrata supponente la causa del negozio ed ha invece preferito obiettivi meno ambiziosi. È bastato che ai paisani fosse restituita una sala cinematografica, con comode poltrone e caldo parquet per fare cultura.
In realtà sono solo due i motivi che impongono la liquidazione di una impresa: perché l’obbiettivo è stato raggiunto, ma non sembra essere questo il caso; oppure perché si prende atto che non lo si può più raggiungere, per incapacità di chi l’ha promossa o perché qualcuno si convince via facendo che sono più convenienti le sagre che i festival che trattano di cinema.
Noi che propendiamo per la seconda delle due ipotesi vorremmo anche tentare di capire come si fa ad amare il cinema ed allo stesso tempo avere paura del cambiamento, a meno che non ci si innamori solo della sala cinematografica e non di quello che vi si proietta. I nostri amici di Nuovo Cinema Roma e quelli di Molise Cinema devono decidere se accontentarsi del paese delle sagre o se invece vogliono continuare a volare.
Noi de la fonte vorremmo tuttavia immaginarla così: i giovani di Casacalenda, all’inizio del terzo millennio hanno deciso di creare un centro di aggregazione sociale che attraverso una serie di iniziative culturali e politiche rendesse loro la vita meno greve. Gli stessi si sono battuti come leoni per difendere le loro idee ed hanno, naturalmente, vinto..☺
la redazione
In natura ogni cosa, buona o cattiva che sia, ha un inizio, una ragionevole durata e una fine. Quando viene meno la ragione sociale della “cosa”, la domanda della stessa, se ne decreta la fine: la si liquida. Questo è quanto accaduto quest’inverno a Casacalenda al Nuovo Cinema Roma che, alla pari del più noto Nuovo Cinema Paradiso, sembra aver chiuso i battenti. Nella fattispecie la ragione sociale della “cosa”, o meglio lo scopo, era quello di rimettere in pari un Comune di eccelse tradizioni culturali, malamente amministrato dai campioni delle sagre. Col passare del tempo, a qualcuno dei promotori di questa rilevante iniziativa è sembrata supponente la causa del negozio ed ha invece preferito obiettivi meno ambiziosi. È bastato che ai paisani fosse restituita una sala cinematografica, con comode poltrone e caldo parquet per fare cultura.
In realtà sono solo due i motivi che impongono la liquidazione di una impresa: perché l’obbiettivo è stato raggiunto, ma non sembra essere questo il caso; oppure perché si prende atto che non lo si può più raggiungere, per incapacità di chi l’ha promossa o perché qualcuno si convince via facendo che sono più convenienti le sagre che i festival che trattano di cinema.
Noi che propendiamo per la seconda delle due ipotesi vorremmo anche tentare di capire come si fa ad amare il cinema ed allo stesso tempo avere paura del cambiamento, a meno che non ci si innamori solo della sala cinematografica e non di quello che vi si proietta. I nostri amici di Nuovo Cinema Roma e quelli di Molise Cinema devono decidere se accontentarsi del paese delle sagre o se invece vogliono continuare a volare.
Noi de la fonte vorremmo tuttavia immaginarla così: i giovani di Casacalenda, all’inizio del terzo millennio hanno deciso di creare un centro di aggregazione sociale che attraverso una serie di iniziative culturali e politiche rendesse loro la vita meno greve. Gli stessi si sono battuti come leoni per difendere le loro idee ed hanno, naturalmente, vinto..☺
In natura ogni cosa, buona o cattiva che sia, ha un inizio, una ragionevole durata e una fine. Quando viene meno la ragione sociale della “cosa”, la domanda della stessa, se ne decreta la fine: la si liquida. Questo è quanto accaduto quest’inverno a Casacalenda al Nuovo Cinema Roma che, alla pari del più noto Nuovo Cinema Paradiso, sembra aver chiuso i battenti. Nella fattispecie la ragione sociale della “cosa”, o meglio lo scopo, era quello di rimettere in pari un Comune di eccelse tradizioni culturali, malamente amministrato dai campioni delle sagre. Col passare del tempo, a qualcuno dei promotori di questa rilevante iniziativa è sembrata supponente la causa del negozio ed ha invece preferito obiettivi meno ambiziosi. È bastato che ai paisani fosse restituita una sala cinematografica, con comode poltrone e caldo parquet per fare cultura.
In realtà sono solo due i motivi che impongono la liquidazione di una impresa: perché l’obbiettivo è stato raggiunto, ma non sembra essere questo il caso; oppure perché si prende atto che non lo si può più raggiungere, per incapacità di chi l’ha promossa o perché qualcuno si convince via facendo che sono più convenienti le sagre che i festival che trattano di cinema.
Noi che propendiamo per la seconda delle due ipotesi vorremmo anche tentare di capire come si fa ad amare il cinema ed allo stesso tempo avere paura del cambiamento, a meno che non ci si innamori solo della sala cinematografica e non di quello che vi si proietta. I nostri amici di Nuovo Cinema Roma e quelli di Molise Cinema devono decidere se accontentarsi del paese delle sagre o se invece vogliono continuare a volare.
Noi de la fonte vorremmo tuttavia immaginarla così: i giovani di Casacalenda, all’inizio del terzo millennio hanno deciso di creare un centro di aggregazione sociale che attraverso una serie di iniziative culturali e politiche rendesse loro la vita meno greve. Gli stessi si sono battuti come leoni per difendere le loro idee ed hanno, naturalmente, vinto..☺
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