nucleare
20 Febbraio 2010 Share

nucleare

Passa nelle strade il corteo di protesta.

Vogliono bruciare il verde delle colline,

fare dei campi di grano un deserto

e installare la centrale nucleare.

Un bubbone in seno alla natura.

Lo spettro di alti rischi. Futuro insicuro.

Il prezzo per avere energia.

Ci si preoccupa di dare lavoro, benessere

e si indica nel nucleare il toccasana.

In verità il motore è il profitto

con la corsa al consumismo.

Il problema è evitare sprechi.

Si snoda il corteo tra bandiere,

stendardi e mascherine bianche.

In testa gli organizzatori, seguono gli studenti.

Gridano slogan, portano striscioni.

“Vogliamo essere attivi, non reattivi”.

“No al nucleare, vogliamo respirare”.

Il freddo mattino ha un pesante grigiore.

Ma i ragazzi portano schiarite;

ricchi di fermenti, hanno messaggi positivi

per un mondo pulito, un futuro migliore.

Sogni? Utopie? Progetti realizzabili.

Se stili di vita cambieranno,

se mente e cuore generatori saranno

di energie benefiche, vivificanti.

Quando la tecnologia si farà ecologica

 allora nasceranno giardini di pace.                                                              

Lina D’Incecco

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