Parchi gioco
2 Marzo 2020
laFonteTV (3191 articles)
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Parchi gioco

25 gennaio – Il Presidente Toma e l’ass. Cavaliere in conferenza stampa spiegano con entusiasmo ai molisani che “…abbiamo inviato all’ISPRA il lavoro di perimetrazione del nascente Parco Nazionale del Matese, lavoro durato un anno e mezzo”.

Per che cosa? Nulla. In Regione ci si vanta di non aver copiato la traccia del compito dettato dall’ISPRA sulla perimetrazione del Parco, ma come pensiamo tutti… si sono sforzati a storpiarla, assecondando chissà quali interessi. Si va da Monteroduni a Sepino, bypassando Campitello Matese, parte della Riserva Naturale WWF di Guardiaregia-Campochiaro, e l’area archeologica di Altilia. “… se avessimo ampliato a Campitello la perimetrazione, sarebbe rimasto ben poco”. Di cosa? Di magnatoia vassa? Infatti pare che, come premio per essere rimasta fuori dall’area parco, a Campitello “pioverà” appositamente un finanziamento di otto milioni di euro. Per fare altri impianti tecnicamente sbagliati? O riportare lo zero termico più a valle per le nevicate che non succedono più, visto che ovunque nelle montagne italiane è purtroppo salito di quota? O cementificare? Parte del territorio dell’Oasi WWF è invece da tempo oggetto di desiderio della Regione, dove ha “angelicamente” progettato un’area giochi.

Il clima carnevalesco delle dichiarazioni continua “… il Governo ci ha detto che non possono esistere “buchi” all’interno dell’area, ma così facendo l’Oasi sarebbe scomparsa, e questo non è andato giù a chi la gestisce”. Azz’ e da quando? Se vent’anni fa abbiamo scommesso su quell’area è perché volevamo lanciare non un sasso ma un macigno nello stagno della politica della tutela dell’ambiente in questa regione, e far capire che si poteva dare un futuro diverso a quell’area.

Comunque, giusto per sottolineare un concetto basilare di noi ambientalisti su Campitello, nonostante riteniamo lo sfruttamento della montagna intollerabile, Campitello resta, per noi, parte fondamentale e integrante del Parco, da rivalorizzare e rendere fulcro delle attività. Bisognerebbe soltanto dire che il nascente Parco potrebbe rappresentare uno spartiacque importante per lo sviluppo della regione, a patto che ci si creda fino in fondo.

26 gennaio – Dopo aver letto le fantasiose ricostruzioni della stampa sulle dichiarazioni della politica molisana inerenti anche la Riserva di Guardiaregia-Campochiaro, come WWF abbiamo pensato che fosse stato giusto che i molisani sapessero effettivamente la nostra posizione con un comunicato stampa,  “…né il WWF Italia, né WWF Oasi, né tantomeno il WWF Molise hanno avuto alcun ruolo diretto o indiretto sulla decisione della perimetrazione proposta dalla Regione Molise e che nella maniera più assoluta non sono state fatte nostre pressioni sulla perimetrazione del PNM inerente il territorio interessato dalla Riserva stessa. Infine, va ribadito ancora una volta che il WWF è assolutamente favorevole (…e non potrebbe essere diversamente) al Parco Nazionale del Matese e ad una sua rapida e definitiva perimetrazione ancora più inclusiva del territorio sulla base delle valenze naturalistiche e quindi quanto più vicina a quella proposta da ISPRA”.

30 gennaio – Sull’inserto “Extraterrestre” de il Manifesto c’è un’ ulteriore puntualizzazione, questa volta del vicepresidente del WWF Italia Dante Caserta, sulla questione Parchi. Lo spunto viene dall’imponente e pacifica manifesta- zione/marcia di 7.000 cittadini e ambientalisti tenutasi sulle cime dei Monti Lessini (VR) il 26/01, a difesa del Parco Naturale della Lessinia. Qui la giunta regionale veneta vorrebbe cancellare il 17% del territorio del Parco per regalarlo alla caccia. Dante Caserta afferma che “… il taglio che sarebbe dovuto arrivare in questi giorni in consiglio regionale per il voto finale, sembra invece essere stato bloccato dopo le manifestazioni dei cittadini. Purtroppo il Parco della Lessinia non è un caso isolato… in Molise la regione presenta una proposta di perimetrazione per il nuovo Parco Nazionale del Matese, atteso da anni, assolutamente insufficiente e priva di qualsiasi logica scientifica. Non parliamo poi della Regione Campania che ancora non ha proposto nulla per il suo versante. Va peggio per altri parchi ad oggi solo sulla carta: il Parco del Delta del Po, il Parco della Costa Teatina e il Parco del Gennargentu, veri parchi fantasma fermi da decenni per la bieca opposizioni di amministratori locali”. A quasi cent’anni dall’istituzione dei primi Parchi Nazionali, nessuno può negare il valore delle aree protette, per la tutela della natura e per la loro funzione turistica e il lavoro creato.☺

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