Per Annamaria
20 Marzo 2019
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Per Annamaria

spero di incontrarti ancora

 

Ma…Veramente!!! Apparentemente l’ esclamazione avrebbe potuto esprimere un sentimento di infantile stupore o di matura curiosità, detta invece, con fare sornione da Annamaria, mentre correggeva i nostri strafalcioni, diventava una richiesta di chiarimento, di certo non sull’ortografia. Lo sguardo non rivelava nessun segno di stupore, non era una domanda. La sua era una richiesta di confronto.

“Essere donna è un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non finisce mai”. Questo pensavi delle donne ed avevi ragione.

Quando parlavi della sofferenza, lo facevi con l’ironia di chi conosce il percorso e con la consapevolezza di chi sa che non esistono strade diverse ma solo brevi soste.

Non eri solita scherzare e quando capitava, lo facevi usando simpaticamente la lingua del cuore, un dialetto stretto, orgogliosamente contadino, che riportava ai ricordi della tua infanzia, del tuo paese, dei tuoi amici.

Nelle discussioni in redazione non eri mai nel mezzo: o di qua o di là, al massimo concedevi un assordante silenzio che era peggio della stroncatura. Amavi la bellezza della poesia, della musica, della letteratura e ti indignavi quando questa veniva negata.

Ci siamo visti poco in quest’ultimo periodo e spesso ho ripensato a quel viaggio nel quale per la prima volta non eri tu a guidare, la qual cosa ti faceva sentire protetta. Parlammo ininterrottamente per tutto il giorno nella nostra “lingua”: quella che ci faceva intendere.

Spero di incontrarti ancora per proseguire quel cammino.

Domenico D’Adamo

 

cara amica mia,

 

possiamo con un click premere il pulsante e cancellare di tutto ma ci sono dolori che non si possono né evitare né annullare. Non basta schiacciare il tasto cancella per rimuovere tutti i ricordi, i momenti trascorsi insieme. Per fortuna. La vita è così fragile, preziosa, imprevedibile. Tu sei stata sempre presente, premurosa, sia nei momenti belli che in quelli brutti, sei una persona che chiedevi come stai e ascoltavi anche la risposta, pronta a dare buoni consigli, senza giudicare in uno scambio felice e disinteressato di affetto e amore.

Mi faccio tante domande: “perché”, “perché proprio a te?”. Non so se ha senso questo. La morte può strapparci la persona fisica, ma non potrà eliminare il suo ricordo. Forse un giorno ci rincontreremo. Ti voglio bene. Perciò il mio non è un addio ma solo un arrivederci.

La tua amica e madrina

Maria Grazia Paduano.

 

Le persone non si perdono mai se le hai nel cuore. Puoi perdere la loro presenza. La loro voce, il loro profumo. Ma ciò che tu hai da loro imparato, ciò che ti hanno lasciato, quello non lo perderai mai”. (S. Nelli)

 

omelia per Annamaria

 

(Letture della III Domenica del Tempo Ordinario: Ne 8,2-10; 1 Cor 12,12-30; Lc 4,14-21).

Gesù legge Isaia che parla dello Spirito che invia a dare un lieto annuncio ai poveri: questo annuncio è per noi che siamo impoveriti dalla morte di Annamaria; il vangelo ci dice che la morte non è l’ultima parola perché con Gesù è stata inaugurata la vita piena. Annamaria ha fatto suo il messaggio di Gesù perché con la sua testimonianza discreta ha vissuto nell’impegno per evangelizzare i poveri e per dare liberazione agli oppressi, anche nel suo ruolo di docente di tanti giovani a cui non ha solo trasmesso delle nozioni ma uno stile di impegno civile vissuto con coerenza. Le letture di oggi mettono al centro la Parola di Dio proclamata e vissuta: questa è una caratteristica di Annamaria che ha messo sempre l’ascolto della Parola al centro della sua vita, anche nella dimensione ecumenica, grazie al progetto di vita condiviso con Dario. San Paolo ci dice, a questo proposito, che siamo membra diverse ma parte dell’unico corpo di Cristo, animati dall’unico Spirito. Nella loro vita insieme Annamaria con Dario hanno reso visibile l’unità nella diversità di cui ci parla Paolo. Un ultimo messaggio oggi accogliamo dalla Parola e che ci viene rivolto in questo momento di lutto, un messaggio soprattutto per Dario, detto da Neemia: “Questo giorno è consacrato al Signore nostro; non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la nostra forza”. È questo che dice oggi a noi anche Annamaria, perché solo nel Signore troviamo la nostra forza e consolazione.

Michele Tartaglia

 

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A Dio, Annamaria, amica preziosa de la fonte, dono di luce e di resistenza per i tuoi lettori. Grazie. Ti terrò sempre nel cuore.

Teresa Labagnara

Caro Dario,

abbiamo saputo della improvvisa e tragica scomparsa di Annamaria. La notizia ci ha sconvolti, soprattutto ripensando al nostro ultimo incontro ad agosto. Ti siamo vicini con tutto il cuore in questo momento di dolore e di Annamaria ricordiamo la grande umanità, la preparazione, la cordialità. Un abbraccio con tutto il nostro affetto.

Filomena, Gildo e Nicolina Giannotti

 

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Una donna gentile, con la parola opportuna in ogni situazione. Sono profondamente rammaricata. Un pensiero a Dario.

Alessandra Ruberto

 

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Grazie prof.ssa Annamaria per tutto quello che ci hai insegnato. Ti ricorderemo sempre con affetto.

Gli alunni della 4B

 

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Ricorderò per sempre il bel sorriso di Annamaria.

Lucia P.

 

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Sono allibita anch’io per la morte di Annamaria. Ho un ricordo bello delle volte che ci siamo incontrate, specie alla Scuola della fede a Serracapriola. Un grande abbraccio e la mia vicinanza.

Rosalba Manes

 

 

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