Posta al giornale
Caro Antonio,
leggo sempre con sincero compiacimento il periodico che dirigi con amore e con coraggio. Ritrovo un Molise che risente di una gestione nella quale c’è il tarlo dell’affarismo personale, contrabbandato per politica, e purtroppo i segni della resa di una popolazione che si è abituata a respirare l’aria che ha sostituito l’ossigeno con il sonnifero dell’acquiescenza.
Nella mia professione mi interesso dei temi ambientali e del ruolo del territorio inteso non come entità geografica ma come riferimento per la qualità della vita. Nello scorso ottobre io e mia moglie abbiamo incontrato papa Francesco (un’emozione irripetibile) che si è compiaciuto per i riferimenti che ho fatto alla sua splendida enciclica Laudato si’.
Ho letto il tuo editoriale nel numero di settembre de la fonte. Impeccabile. Un messaggio che dovrebbe essere inviato a tutti i sindaci con preghiera di inserirlo nella teca degli annunci comunali.
Alcuni giorni fa Repubblica ha pubblicato un servizio su un episodio germogliato nel verminaio del post terremoto. Che squallore! Il giorno successivo è apparso sul Corriere della Sera un servizio su Castel del Giudice, una località che è tornata vivere grazie a una sana, illuminata amministrazione. Un Molise uno e due. È quanto trovo nel periodico che dirigi assistito da collaboratori di sorprendente valore.
Un saluto affettuoso a te e a voi tutti.
Raffaele Jannucci
Direttore di PleinAir
