Regione e Clean Economy
5 Luglio 2014 Share

Regione e Clean Economy

Si è molto parlato negli ultimi 12 mesi di Clean Economy Molise, un’idea progettuale che vuole contribuire a ridefinire l’identità stessa del Molise attraverso un Contratto di Sviluppo dalle concrete e significative ricadute economiche e occupazionali. Il consenso è cresciuto nei numerosi incontri e convegni che si sono succeduti sul tema.

Ci ha creduto il mondo delle associazioni, che non si accontenta di enunciare principi e valori fondamentali come la legalità, la trasparenza e la sostenibilità ambientale, ma vuole farli vivere concretamente attraverso la promozione di un sistema economico ancorato al territorio e capace di tenere insieme le esigenze dei produttori e quelle dei destinatari delle attività produttive.

Ci ha creduto la Regione Molise che ha affermato di voler puntare sull’ agricoltura e sulle produzioni agro-alimentari di qualità, in modo da renderle finalmente competitive, con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e le rappresentanze della società civile molisana. In quest’ottica la Regione Molise ha chiesto, attraverso il proprio sito web, alle imprese di manifestare il loro interesse a partecipare ad un Contratto di Sviluppo denominato Clean Economy Molise. Le imprese, che pure non avevano lesinato il loro apprezzamento per l’iniziativa, non hanno reagito con particolare entusiasmo all’invito della regione. Tuttavia, qualificati imprenditori del settore agro-alimentare hanno recentemente deciso di fare un importante passo per verificare la reale volontà dei partners istituzionali a sostenere la realizzazione di un progetto di clean economy. Per questo intendono rispondere positivamente all’invito della Regione dicendosi disponibili a predisporre una proposta di Contratto di Sviluppo da inoltrare a Invitalia e al Ministero dello Sviluppo Economico. Gli imprenditori hanno precisato che intendono portare avanti l’iniziativa insieme a tutti gli altri soggetti disponibili a fare gli investimenti necessari per realizzare il contratto di sviluppo.

Pertanto, poiché tocca alle istituzioni creare le condizioni necessarie per rendere possibile un contratto di sviluppo in Molise, essi chiedono alla Regione di:

– proporre al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di attivarsi, nei modi previsti dalle norme vigenti, presso il MiSE e la UE affinché l’agricoltura di base venga ammessa agli incentivi dei Contratti di Sviluppo;

– prevedere, nel nuovo PSR, la facoltà per le imprese molisane di accedere agli incentivi della contrattazione negoziata senza limiti di spesa ammissibile per ogni singolo progetto e la possibilità per la Regione Molise di cofinanziare le iniziative del Contratto di Sviluppo;

– attivare tempestivi contatti con l’ISMEA e con altri Fondi di Garanzia che operano nel settore agroalimentare, per accertare la disponibilità a intervenire per ottimizzare le condizioni di accesso ai mutui bancari che si renderanno necessari per la copertura finanziaria degli investimenti.

Alle formulazioni, concrete e puntuali, degli imprenditori si è aggiunta la presa di posizione dei sindacati regionali CGIL, CISL e UIL, che in una riuscita conferenza stampa hanno annunciato di voler dialogare a tutto campo con i promotori della Clean Economy Molise, a partire dalle associazioni che hanno partecipato alla conferenza stampa. In particolare, il segretario regionale della CGIL ha ricordato l’impegno unitario del sindacato per ottenere dal governo il riconoscimento dell’area di crisi e i finanziamenti necessari per ridare impulso alle attività industriali. “Tuttavia – ha aggiunto Sandro del Fattore, in piena sintonia con i suoi colleghi di CISL e UIL – bisogna prospettare una nuova e diversa qualità dello sviluppo per il Molise. Su questo tema ci siamo confrontati registrando profonde convergenze con tante associazioni, a partire da quelle che hanno promosso il progetto di Clean Economy”.

Le iniziative a sostegno dell’attivazione in Molise di processi produttivi innovativi, sostenibili e duraturi saranno intensificate nei prossimi mesi. Il loro successo dipenderà molto, però, dalla volontà della Regione Molise di passare dalle parole ai fatti, dando piena attuazione agli impegni assunti.

I termini della questione sono estremamente chiari e la volontà della Regione Molise non ha bisogno di essere ulteriormente dichiarata. Essa va, però, trasfusa in atti formali di carattere normativo e programmatico. Se, al contrario, sul progetto di Clean Economy ci fossero dubbi o incertezze da parte della Regione è bene che essa si assuma la responsabilità di dirlo formalmente e tempestivamente. ☺

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