San Giuliano di Puglia: risposta non c’è?
5 Maggio 2017
La Fonte (351 articles)
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San Giuliano di Puglia: risposta non c’è?

La protesta messa su dai cittadini di Palata a prima vista può sembrare cavillosa e forse tendenzialmente intollerante. Al contrario, con occhio autoctono si intravede una realtà ben diversa, che rivela ancora una volta la percezione profonda del sentimento dell’accoglienza di chi apre le porte di casa per dare ricovero a chi non ne ha, sia esso maschio o femmina, adulto o bambino, bianco o nero.

Questo dovrebbe far riflettere molto su ciò che potrebbe succedere a San Giuliano, chissà quando. In altre parole, dire ipocritamente di voler soltanto donne e bambini, e magari non gradire un anziano o anche una persona adulta, dimostra quanto si possa essere miopi, lontani anni luce dal concetto di accoglienza o forse ridicoli sapendo bene che dalla guerra, dalla carestia scappiamo tutti.

Dall’ultima volta di un capo di governo a San Giuliano si tenta di far percepire la convinzione che nel villaggio fantasma, dove nelle stanze lasciate quasi intatte cominciano ad aleggiare spettri ed ombre misteriose che fanno compagnia alle poche suppellettili rimaste, verranno ospitati soltanto fanciulli accompagnati da mamme come in una favola. Per il momento l’insediamento (pretestuoso definirlo ancora con questo termine) potrebbe servire per qualche remake andaluso di film western, proposta più credibile di quella di ospitare i terremotati del centro Italia.

Stando con i piedi per terra e con verace preoccupazione riguardo a cosa e/o a chi realmente potrebbe essere utile il villaggio fantasma, attendiamo gli sviluppi e magari meno prese per il naso anche da chi amministratore non è! Siamo ancora più disorientati vista la totale mancanza di vere nuove sul futuro del villaggio, al contrario disillusi per un serio sviluppo del paese ormai riverso verso un futuro di gattopardiana memoria che ci fa tornare in mente la povera famiglia Salina ostinatamente chiusa in se stessa nell’illusione di un mondo che ormai era cambiato completamente.

Allora ci chiediamo: visto che i profughi verranno ospitati a prescindere dal sesso, colore, età o qualche altro distintivo, perché non sono ancora cominciati i lavori di restyling? Se aspettiamo altro tempo ancora, non necessiteranno ulteriori fondi? Perché la serva ci insegna tra l’altro che più una cosa si rovina, più soldi serviranno per rimetterla a posto.

Ancora più vigili dobbiamo essere poiché in questi giorni sembra che la megainchiesta su mafia capitale si stia sgonfiando come un palloncino bucato e ancor di più ci chiediamo il ruolo che il nostro sindaco avrebbe avuto quando i soggetti inquisiti erano più o meno gli stessi che, se non fosse intervenuta la procura capitolina, a loro dire, avrebbero trovato campo fertile anche da noi.

Ecco perché continueremo a gridare a chi di dovere di non abbassare mai la guardia. Non vorremmo ancora motivi aggiuntivi perché il Modello Molise venga accuratamente evitato. Con la pazienza che ci contraddistingue, come d’abitudine torniamo sempre sulle nostre domande.

  1. Vorremmo sapere se è vero o no che ha preso una mazzetta di 20 mila euro per ospitare gli sfrattati da oltre Europa.
  2. Vorremmo sapere per che cosa è indagato circa l’imbarazzante storia della Circumlacuale, se ha truffato, se ha imbrogliato carte o corrotto qualcuno.
  3. Vorremmo sapere cosa significa combattere silenziosamente. Per essere più espliciti: che strada avrebbe intrapreso se qualche mascalzoncello avesse voluto a tutti i costi piantare pale eoliche.
  4. Ma questi extracomunitari verranno ospitati o sviati da qualche altra parte?
  5. Cosa ne farà di tutte quelle opere faraoniche che ancora vengono costruite a San Giuliano a cominciare dalla fantomatica Università risultata, fino ad oggi, solo sede di una fugace apparizione di Call Center.
  6. Quando finalmente comincerà la tanto decantata raccolta differenziata?

Ed ancora una volta torniamo a ripetere con fermezza che non ci stancheremo mai di gridare, a chi ha il dovere di vigilare, di farlo nel miglior modo possibile. A lui torniamo a chiedere: Ma quando cazzo ti decidi a farci sapere cosa accadrà?

 

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