San pardo a Larino
25 Maggio 2017
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San pardo a Larino

Tra le tradizioni popolari e religiose più attese del mese di Maggio, merita menzione la festa in onore del Patrono San Pardo che si svolge a Larino dal 25 al 27 Maggio di ogni anno.

Origini del culto di San Pardo

Si narra che nell’anno 842, parte della popolazione larinese che sopravvisse ad una terribile invasione saracena e alla conseguente distruzione della città, si incamminò verso Lesina per recuperare le reliquie dei santi martiri larinesi Primiano, Firmiano e Casto, trafugate durante l’incursione. Fu proprio nei dintorni di Lesina che i larinesi trovarono  il sepolcro che custodiva il corpo di San Pardo.

Il ritrovamento fu considerato un segno di Dio e così le spoglie del Santo furono caricate su un carro e portate lungo una festosa processione tra le strade della città. Da quel momento San Pardo divenne il Santo Protettore di Larino e oggi, proprio come allora, la comunità si riunisce con devozione per celebrare i tre giorni di festa del Patrono.

Caratteristiche della festa

di San Pardo

Per tre giorni sfilano lungo le strade della città frentana 125 carri trainati da mucche e buoi e addobbati con i caratteristici fiori di carta preparati per l’occasione dalle donne di Larino. L’allestimento dei carri e la preparazione dei fiori richiede un arduo lavoro che coinvolge tutti i componenti delle famiglie di carrieri, dai più piccoli ai più grandi, in un patto che si rinnova di generazione in generazione. La festa assume un significato simbolico molto importante: il legame indissolubile nella tradizione contadina della comunità di Larino tra uomo, animali e la fertilità della terra che trova la sua massima espressione nel pieno della stagione primaverile.

Il 25 Maggio, la sfilata dei carri parte dal centro storico di Larino per dirigersi verso la chiesa del martire larinese San Primiano; da lì prosegue fino a notte fonda avvicinandosi nuovamente al centro storico con la suggestiva fiaccolata alla quale partecipa tutta la comunità.

Durante la giornata del 26 Maggio, giorno di San Pardo, i carri sfilano da una parte all’altra del borgo medievale, seguiti dalle statue dei santi portati a spalla fino alla Basilica Cattedrale intitolata al Santo Patrono di Larino.

Il 27 Maggio c’è il ritorno del simulacro di San Primiano nella chiesetta a lui intitolata, preceduto da tutti i carri che hanno sfilato durante la rappresentazione. Nel primo pomeriggio, dopo la celebrazione della funzione religiosa, ci si dedica alla scampagnata e ad un lungo momento di ristoro, cui farà seguito il ritorno dei carri verso il centro storico e il rientro finale del busto di San Pardo in Cattedrale.

Il contributo dei Borghi della Lettura alla promozione turistica della festa di San Pardo

Il network culturale “Borghi della Lettura”, che ha tra i suoi obiettivi prioritari la valorizzazione delle tradizioni storiche e la promozione turistica dei borghi aderenti al circuito nazionale, ha deciso – per volontà del Centro Culturale Afra diretto da Gianluca Venditti – di promuovere il raduno nazionale dei Borghi della Lettura a Larino, nella giornata di domenica 14 Maggio. Saranno oltre trenta le delegazioni di amministrazioni comunali e associazioni culturali aderenti al network a visitare il centro frentano nell’ imminenza della festività di San Pardo. La delegazione avrà l’opportunità di vedere alcuni dei carri in allestimento e condividere con i larinesi le emozioni legate all’attesa.

Il contributo dei Borghi della Lettura alla promozione della Festa di San Pardo proseguirà anche nel corso dei tre giorni di celebrazioni, allorquando farà visita alla città di Larino una nutrita delegazione del Forum delle Associazioni di San Giorgio a Cremano in provincia di Napoli, realtà con cui il network Borghi della Lettura ha da tempo avviato un solido rapporto di collaborazione in termini di scambi turistici ormai frequenti tra Molise e Campania. Un rapporto destinato a breve a trasformarsi in un vero e proprio Patto di Amicizia che nasce dalla comune idea di rilanciare l’economia dei piccoli borghi attraverso il turismo culturale.

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