Scarsi i mezzi e l’attenzione
7 Giugno 2014 Share

Scarsi i mezzi e l’attenzione

Dopo tanto penare, e a seguito di qualche rinvio, la Regione Molise si è dotata, verso la metà del mese di aprile, dei bilanci di previsione. Strumenti indispensabili per amministrare il territorio e dare risposte di un qualche valore ai cittadini.

Da un’analisi sommaria, e francamente profana, emerge un dato che comunque sarà difficile smentire: le risorse economiche sono veramente poche. Nessuno si stupirà per questo dal momento che da qualche anno non si sente dire altro in giro, le orecchie non sono più in grado di trasferire al cervello il dovuto grado di attenzione a questo suono, parole che sembrano perdere il loro vero significato. Chiunque volesse consultare tali fondamentali documenti della vita amministrativa, tanto per vedere con i propri occhi dato che le orecchie hanno perso di credibilità, li trova pubblicati sul sito ufficiale della Regione Molise e può trarne tutte le informazioni che vuole.

Continuando con il metodo sommario e profano si giunge alla lettura della Macro Funzione obiettivo 4, Politiche di Innovazione, Culturali e Formative, del Lavoro e del Sociale, U.P.B. 400 Assistenza Socio-Sanitaria e Politiche sociali. In particolare si prende in esame la Funzione obiettivo 1, vale a dire le Politiche socio-sanitarie il cui totale, diviso in previsioni di competenza e di cassa, è rispettivamente di 8.770.000 e 19.632.748,71, da suddividere a loro volta in spesa corrente e in conto capitale. Già questo valore fa nascere il dubbio che forse si poteva fare qualche cosa di più, stiamo parlando della spesa destinata alle fasce più deboli della popolazione, persone che vivono condizioni di disagio per vari e differenti motivi e che spesso non hanno la possibilità di migliorare il loro stato. La coscienza impone l’obbligo di non disinteressarsene, anzi di costruire le condizioni migliori per superare il disagio o quanto meno renderlo meno pesante.

Il fondo per le politiche sociali detiene in cassa 6.561.318,05 euro. Per la realizzazione di asili nido ci sono 500.000 euro. Altri 200 mila euro sono destinati alle adozioni di minori, mentre il fondo per le politiche per la famiglia “Un percorso per l’affido” ha a disposizione 2.421.587,43 euro, residuo del precedente bilancio. Per le famiglie con anziani non autosufficienti il bilancio prevede una somma di 5.324.421,95 euro. Prestazioni aggiuntive e rimborso spese per trapianti di organi: 400.000 euro. Poi poche altre voci tra le quali si può sottolineare i 100.000 euro da utilizzare per misure in materia di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, previsti dalla recente legge regionale.

Le associazioni di volontariato dovranno accontentarsi di 91 mila euro presenti in cassa quale residuo dei precedenti bilanci, mentre le cooperative avranno a disposizione 400.000 euro per la capitalizzazione delle loro imprese e dei servizi ed altri 185 mila euro quale sostegno alle loro attività.

Non sembra che manchi qualcosa? Non c’è forse un grande assente che adombra queste cifre? Giusto! La tossicodipendenza. Il Bilancio, il grande gigante che traduce e detta le intenzioni di Governo, non prevede nuovi fondi per la prevenzione dell’uso di sostanze stupefacenti, né per i progetti mirati al recupero delle tossicodipendenze. Permangono 5.526,35 euro per tutti gli interventi previsti da leggi di molti anni fa (la L.R. n.18/92 e la L. n.125/2001). Una di- sattenzione, quindi, che viene da lontano e che si manifesta anche con l’assenza di fondi di provenienza nazionale

A voler tradurre le cifre in parole sembrerebbe che anche dalle nostre parti l’attenzione verso queste situazioni di disagio sia pressoché nulla. Purtroppo non ci sono molti anniversari da festeggiare, così, almeno per ricordare a tutti che esiste una realtà attenta anche a quelle persone che affrontano le conseguenze di scelte sbagliate e cercano di costruire il futuro con consapevolezza e maturità.

Per concludere, una riflessione da fare insieme: gli oltre 2 milioni di euro in cassa per la realizzazione di strutture residenziali per anziani sono da utilizzare in tal senso nonostante le precarie condizioni economiche di case di riposo già operanti e che registrano una diminuzione di presenze?☺

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