Sentimento e passione
7 Settembre 2015 Share

Sentimento e passione

Il Romanticismo è una corrente artistica consolidatasi nei primi decenni del XIX secolo e affievolitasi verso la metà, anche se alcune sue suggestioni e propaggini giungeranno fino alla fine  del secolo.

Esso restituisce valore alla sfera del sentimento, della passione ed anche della irrazionalità; è un movimento di grandi suggestioni religiose che guarda e valorizza la storia del medioevo, attraverso l’ispirazione ed il genio individuale. Il Romanticismo si presenta con caratteristiche differenti da nazione a nazione, con caratteri peculiari in Inghilterra, in Francia, in Germania ed in Italia. La rivalutazione del lato passionale ed istintivo dell’uomo porta a ricercare le atmosfere buie e tenebrose, le rovine, il dramma, il mistero, le sensazioni forti, l’orrido ed il pauroso.

Pessimismo ed eccessi

L’artista romantico ha un animo sempre pronto a turbamenti ed il suo comportamento é spesso anticonvenzionale, asociale e amorale. I Romantici sono artisti disperati e maledetti che alimentano il proprio genio di trasgressioni, pessimismo ed eccessi. Il risultato di questo atteggiamento è un’arte che, non di rado, ricerca l’orrore, come in alcuni quadri di Gericault che raffigurano teste di decapitati o nelle visioni allucinate di Goya quali Saturno che divora i figli.

Anche il quadro di paesaggio risente della drammaticità: in esso viene spesso riprodotta una natura sconvolta da tempeste o da intensi tramonti. Nei quadri di argomento storico l’aspetto eroico dei personaggi, l’enfasi degli eserciti e la retorica dell’ideale politico sono sostituiti da sentimenti disperati per la libertà e per l’indipendenza. Così il francese Eugène Delacroix esalta l’ideale politico rivoluzionario e l’anelito di libertà dei popoli, mentre il veneziano Francesco Hayez esalta i sentimenti del risorgimento Italiano e il citato Théodore Géricault nella sua Zattera della Medusa la disperazione dei naufraghi sopravvissuti al naufragio della nave francese Medusa.

Il romanticismo italiano

Nel romanticismo italiano le tensioni mistiche sono del tutto assenti, così come è assente quel gusto per il tenebroso e l’orrido che caratterizza il romanticismo nordico. Il periodo coincide cronologicamente con quella fase storica che definiamo Risorgimento, periodo compreso tra il 1820 e il 1860, in cui si realizzò l’unità d’Italia. Pertanto parte dei contenuti culturali furono indirizzati al risveglio della identità nazionale. I due principali temi in cui si esprime la pittura romantica italiana è la pittura di storia e la pittura di paesaggio.

La pittura di storia, coerentemente alla pittura romantica europea, rappresenta sempre episodi tratti dal medioevo quali la Disfida di Barletta, i Vespri siciliani, ecc. Protagonisti di questa pittura sono Francesco Hayez, il piemontese Massimo D’Azeglio ed il fiorentino Giuseppe Bezzuoli. Nella pittura di paesaggio il Romanticismo nordico è decisamente diverso da quello italiano; i paesaggi italiani non sono mai caratterizzati da quella atmosfera a volte tenebrosa e a volte inospitale del paesaggio nordico. Il paesaggio italiano si presenta spesso luminoso, gradevole, accogliente e piacevole. La pittura di paesaggio italiana ha soprattutto due grandi protagonisti: il napoletano Giacinto Gigante, esponente principale della locale Scuola di Posillipo, e Antonio Fontanesi.

Nell’ambito del Romanticismo italiano, un posto a sé lo occupa un altro movimento, detto Scapigliatura, sviluppatosi a Milano sulle suggestioni di Giovanni Carnovali, detto il Piccio.☺

 

 

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