Tag "Aprile2013"

  Abbiamo riflettuto a lungo sulla opportunità di aprire una discussione politica sul sito di Lucio Magri (www. luciomagri.com), ci siamo decisi non solo perché siamo nel pieno di una difficile e pericolosa tempesta politica, ma anche perché ci sembra

  Non posso dimenticare la dichiarazione di un politico israeliano, all’epoca di Piombo fuso – 27 dicembre 2008/ 18 gennaio 2009 – ministro del governo presieduto dal generale Ariel Sharon, che così recitava sulle pagine di un quotidiano a noi

  Quelli-di-sinistra-che-odiano-la-sinistra Michele Serra lo scrive oggi su Repubblica. Nella sinistra parecchie persone odiano la sinistra. Nel senso che la combattono e la temono. Nel senso che ogni vero cambiamento degli assetti di potere, degli equilibri sociali, della distribuzione del

  Avevamo quasi la stessa età, ma da bambini non legavamo. Lei era direttrice da allora ed io non avevo voglia di essere diretto. Quando ci incontravamo per strada, a volte ci salutavamo, a volte no, intanto diventavamo adulti; lei

  Cari bambini, il tempo della scuola si è fatto veramente breve e tra poco dovremo lasciarci. Non è facile per me immaginare la mia vita senza i miei piccoli e non credo sia esagerato ripetervi le parole che un

appunti di viaggio

  Ho scritto, con amorevole compassione e partecipazione, "diverse memorie" per amici ed amiche conosciuti lungo i sentieri della mia vita. Qualcuno scrisse "ma il nostro Z' Vassilucc'e li conosce tutti!" Mi fece riflettere. Vero è che le parole del

  Facciamo anzitutto gli auguri a Michele per il posto di responsabilità che ha nella regione Molise. Come rivista ci sentiamo cane da guardia della democrazia e quindi non abbiamo governi amici, al massimo amici al governo. Per non coinvolgere

    In piena estate può capitare, passeggiando al margine dei campi, di essere avvolti da un dolce profumo di miele: vicino a noi stanno fiorendo degli stoppioni che attirano le api sulle loro infiorescenze color porpora. Lo stoppione (Cirsium

  Ai cittadini globali non sfugge il lento ma inesorabile scivolamento dell'intero continente europeo verso la periferia del mondo. Nel contempo, molti osservatori di Berlino e di Londra si vanno convincendo di una verità che esiste solo nella loro mente