Tag "Gennaio2014"
Resta il natale
Due bambini scendono il sentiero della collina portando un cesto carico di muschio; mi passano accanto lasciando un odore antico di zolle, di stalla che appartiene alla mia memoria e mi commuove; camminano in un fiato di nebbia che sa
Un nuovo anno
Un nuovo anno è sempre carico di attese, speranze, illusioni. In fondo, è l’utopia che fa camminare l’umanità, che impedisce di annullare la storia per rifugiarsi nell’età dell’oro, di chiudersi nel mito dell’eterno ritorno, del paradiso terrestre. Le possibili delusioni
Solo l’amore
Non chi dice, ma chi fa… (Mt 7,21) L’inizio di ogni anno è segnato da buoni propositi, fiumi di promesse e montagne di parole. “Io farò quello che altri non sono mai riusciti a fare”. Ma le parole che pronunciamo
Il talismano
Nella cultura arcaica italico-latina il principio di ogni fatto era ritenuto di tale importanza da aver meritato l’apoteosi: un dio, Giano, presiedeva agli inizi e ai passaggi tutti, dalle soglie materiali come le porte delle case, ai varchi della vita
Rottamare la costituzione?
“I recenti attacchi alla Costituzione possono essere ricondotti ad una stagione cominciata più di venti anni fa, quando ci si affrettò a richiudere quella finestra di opportunità che si era aperta con la fine della guerra fredda. Oggi al mito
Tempus manet
Tutto quello che resta della mia vita È il tempo. Tempo che ramifica nel tempo, insemina la carne, infuria negli apogei della mente, gli stessi che il giorno lenisce d’inganni quieti e certi, certi come la vita che è trascorsa,
Breve memoria storica
L’elezione di un’Assemblea costituente per redigere la nuova Costituzione dello Stato italiano fu decisa con il Decreto legge luogotenenziale n. 151 del 25 giugno 1944. Nel 1945, all’indomani della liberazione del paese, vennero istituiti il Ministero della Costituente (il cui
Custodi della terra
Quando la bibbia deve parlare della buona relazione tra Dio e l’uomo o tra Dio e il popolo d’Israele, poiché ha un linguaggio molto concreto, alieno dai concetti filosofici, immagina un giardino, un terreno, cioè, non solo fecondo, ma coltivato,