Tag "M5s"

Invece di ascoltare il “cazzaro verde” che ci aizza contro i disperati, potremmo proporre una scuola di arti e mestieri a San Giuliano e combattere lo spopolamento

Situazione confusa

Non è un buon inizio. La situazione politica italiana è fastidiosa prima ancora che pericolosa. Se il governo che verrà, dovesse portare avanti con coerenza la flat tax, il reddito di cittadinanza e la riforma della Fornero, noi ci troveremo di fronte rapidamente ad una situazione finanziaria insostenibile, al rischio di una bancarotta dello Stato e i prezzi sociali sarebbero altissimi

Forza di cambiamento

“Non dire: come mai i tempi antichi erano migliori del presente? Perché una domanda simile non è ispirata a saggezza” (7,10). Dunque, bisogna guardare avanti e impegnarsi per dirottare la storia, prima che sia troppo tardi. Ciò che non ha fatto la sedicente sinistra in parlamento

Per superare la deriva della politica, occorre che come i salmoni si nuoti controcorrente, contro le nenie degli imbonitori di sempre e contro le sirene dei nuovi masanielli!

La partita non è definitivamente compromessa e in Italia esisterebbero ancora le condizioni per una rinascita di una coalizione democratica e di sinistra, ma sarebbe necessario ben altro di ciò che oggi passa il convento dei partiti grandi e piccoli che vengono dalla tradizione della sinistra italiana. Il problema dei problemi dei nostri giorni? Il futuro della democrazia e della sinistra nell’epoca della globalizzazione

Se il consiglio regionale avesse consentito, con l’approvazione della nuova legge, la formazione di due soli gruppi, uno di maggioranza e uno di opposizione, avremmo risparmiato milioni di euro e non avremmo assistito a questo spettacolo indecoroso.

A tutto campo

Il partito della nazione che già ha fatto tanti danni in Europa, qui da noi è abortito. Con lui vanno finalmente in soffitta anche i disegni dei suoi ispiratori, con il risultato, purtroppo, che oggi non esiste più né la destra e neanche la sinistra. L’idea della grande coalizione affonda le sue radici in un atavico progetto egemonico che i tedeschi coltivano da sempre. Alle ultime elezioni gli Italiani hanno detto no alla grande ammucchiata.