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Ora sappiamo che sul territorio italiano, la FCA conta di investire solo sulla produzione di modelli premium

E’ ormai sotto gli occhi di tutti ciò che denunciamo da tempo: il Molise non è un’isola felice. E’, anzi, un terreno di conquista di diverse organizzazioni di stampo mafioso

La novità di questa estate è l’approvazione alla modifica del tracciato originario (troppo vicino alla costa secondo le obiezioni della regione Molise).

La Soprintendenza boccia pesantemente l’opera, mentre 14 consiglieri regionali sono pronti a presentare la mozione dei “no tunnel” per ottenere l’agognato referendum cittadino

Carta degli impegni elaborata dagli amministratori locali che hanno partecipato il 3 giugno a Termoli a una giornata di studio, promossa dalla diocesi di Termoli-Larino, incentrata sull’analisi del contesto molisano e sull’elaborazione di proposte di innovazione legislativa e generativa.

Acqua privatizzata, trivellazioni, sanità allo sbando, debiti che strozzano un popolo già ridotto in miseria. Eppure, questo stesso popolo si divide intorno al tema dei migranti. “Divide et impera” la fa da padrone, ma solo perché noi abbiamo smesso di informarci, di tenere alta la guardia e di pretendere risposte ai problemi collettivi. Quelli veri. Ricordiamo: El pueblo unido jamás será vencido!

Continua la battaglia del Coordinamento “No Tunnel”, che dopo la manifestazione di piazza dello scorso 27 maggio invita nuovamente i cittadini a scendere in strada. Questa volta, i comitati hanno organizzato una festa per riappropriarsi simbolicamente dell’area di Pozzo Dolce, che dovrebbe essere rasa al suolo e ricostruita a breve col progetto “Termoli 2020”. La festa è dedicata all’attivista Nadia Rucci, scomparsa di recente.

Bloccare il tunnel?

Nelle ambizioni dei No tunnel c’è non solo il blocco di un progetto che ha il tanfo di una svendita a privati del centro rivierasco, ma anche l’adozione di norme regionali sulla partecipazione. L’opera di “riqualificazione” può essere ancora bloccata. E il Comune, in auto- tutela, potrebbe risparmiare anche le famigerate penali. E’ bene ricordare l’insegnamento di Alexis de Tocqueville: la democrazia è il potere di un popolo informato.

Finanza e massoneria. Questi i poteri forti dietro la revisione costituzionale Renzi- Boschi. In un documento del 2013, la J.P. Morgan giudicava come troppo “socialiste” le costituzioni del Sud Europa. La banca auspicava riforme strutturali tali da indebolire le tutele del mercato del lavoro, rafforzare gli esecutivi ed espandere il predominio dei mercati sulla politica. “E’ perfettamente in linea con il programma della P2”, ci rivela Paolo Maddalena, Vice- Presidente emerito della Corte Costituzionale