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Una storia molisana

Resta il fatto che “Felicemente Abile”, come evidenziato, non è stato solo un progetto: è stato un servizio che prima di noi non esisteva.

Come tutti, ho paura del futuro e come tanti genitori di bambini con disabilità sento il peso della solitudine di questa paura, perché nonostante alcune leggi recenti ed i buoni propositi, le soluzioni concrete sono ancora troppo poche e troppo incerte.

Vita indipendente

Il problema si sposta quindi sul piano culturale e sulla necessità dell’abbandono del modello assistenziale della disabilità a favore di un modello costituzionalmente orientato

Secondo l’associazione Haccade, che ha curato il viaggio dei 27 passeggeri con disabilità, la colpa dell’accaduto sarebbe imputabile solo a Trenitalia

Il presidente dell’Assemblea Nazionale ha dichiarato: “Le persone cieche, così come quelle che utilizzano protesi, o che hanno una disabilità mentale, sono i più indifesi tra gli indifesi.

Il report del Fondo sulla non autosufficienza 2019 evidenzia che circa 950 molisani si trovano in condizione di non autosufficienza, ossia dipendono h24 da altre persone, prevalentemente familiari.

In Italia si stima che il numero delle persone con disabilità è di 3.150.000, pari al 5,2 per cento della popolazione

Tessere la speranza

Chi avrà le possibilità economiche, potrà concedersi di pagare di tasca propria per fruire dei servizi, chi non avrà la possibilità (e sono la maggior parte) dovrà rinunciare.

Il disegno di legge, composto da 10 articoli, prevedeva modifiche al codice penale (artt. 604 bis e ter) ed al codice di procedura penale (90 quater), proposte di giustizia riparativa,