Tutti  nel pallone
6 Aprile 2021
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Tutti nel pallone

Dopo più di un anno di pandemia il mondo variegato di Bacco, all’approssimarsi della bella stagione, traccia un bilancio sui costi per il comparto che la chiusura immediata e imprevedibile del ‘fuori casa’, in tutte le sue sfumature, ha causato. Per il vino italiano, il gap non sarà compensabile, almeno per quest’anno. Il canale HORECA vale al consumo 6,5 miliardi di euro, tra Italia ed estero e i ristoratori sono da sempre i più influenti testimonial delle nostre etichette a livello regionale, nazionale ed internazionale. La crisi, nata dai lockdown e dalle restrizioni, ha evidenziato la necessità di percorrere strade nuove, alternative ai canali professionali per raggiungere il cliente finale. Il contemporaneo boom dell’e-commerce ha posto il digitale al centro della scena, dando impulso a quella rivoluzione multichannel che la maggior parte dei produttori aveva considerato come possibile e necessaria, ma non a così breve termine.

Nel frattempo, la crescita della grande distribuzione ha offerto un aiuto importante alle aziende ben inserite nei supermercati, premiando però, così, le etichette di primo prezzo e penalizzando quelle di fascia alta e medio/alta, le più importanti per la marginalità del comparto e per il brand del vino italiano di qualità.

La qualità nel bere, che è sintesi di tecnica e terroir, non può fare a meno della ristorazione a cui dovrà dedicare, per forza di cose, un importante sostegno, non solo morale, ma anche e soprattutto finanziario, per la più rapida possibile ripresa di un partner perché possa tornare presto ai fasti di un tempo.

Ciononostante i budget da destinare al digitale saranno una voce sempre più consistente nei conti delle aziende. E non si limiteranno al solo e-commerce, che è senz’altro una modalità di vendita efficace ma appare sempre più come il finalizzatore di un gioco di squadra, il centravanti in grado di concludere a rete un’azione corale organizzata in modalità b2c con una costante attenzione al millennial winelover.

Come sottolinea una ricerca di mercato di GWI, azienda leader nelle consulenze di settore, il grande attore del futuro sarà il consumatore giovane e attento alle tendenze del momento che, anche al ristorante, si presenterà con richieste sempre più precise e orientate verso i brand che hanno saputo e potuto investire in digital marketing. E tutto questo andrà a vantaggio delle aziende grandi e strutturate. I piccoli produttori non sono automaticamente fuori gioco, ma devono mettersi in discussione e trovare partner, industriali o finanziari, in grado di accompagnarli a giocare la partita all’attacco, perché una tattica difensiva non darebbe scampo. Della serie occorre un buon assist per realizzare quel gol che salvi la partita o al peggio impedisca la retrocessione.

Augurandoci che la partnership pubblica: enti locali, associazioni, comitati e consorzi di filiera preposti allo sviluppo economico e al sostegno vengano, almeno, a tifare allo stadio!☺

 

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