Una donna coraggiosa
3 Ottobre 2015 Share

Una donna coraggiosa

E’ stato arrestato a Termoli, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione, un giovane ventisettenne italiano. I dettagli che hanno condotto la Squadra Mobile di Campobasso all’operazione che lo ha ammanettato sono stati spiegati in una conferenza stampa presso il comando di Termoli. Una ragazza bulgara, trentenne, appena arrivata in Italia era stata costretta a prostituirsi sulla Statale 16 da due uomini: il ventisettenne ed il suo complice, un uomo di nazionalità anch’egli bulgara, al momento latitante. Tutti i giorni i due accompagnavano la donna sulla strada e a fine giornata mettevano in tasca diverse centinaia di euro. La donna, però, ha deciso di raccontare tutto alla Polizia, che attraverso le indagini meticolose messe in campo, ha condotto il giovane italiano all’arresto, liberandola dai suoi aguzzini.

Questa la notizia apparsa sui giornali locali il 30 giugno di quest’anno. Paula è una vittima della tratta giunta a Termoli, un giorno di agosto, con il suo compagno per deporre, nel corso dell’incidente probatorio, come testimone contro i suoi sfruttatori. Era una donna giovane, ingrassata, coraggiosa e apparentemente arrogante, in realtà molto nervosa per il rischio che correva. Aveva denunciato i suoi sfruttatori e fatto arrestare uno di essi in flagrante, d’accordo con le forze dell’ordine alle quali aveva comunicato il piano per cogliere i suoi aguzzini nel momento della consegna del denaro. Quello che più mi ha colpito è che nella deposizione ha rivelato che doveva garantire almeno venticinque clienti al giorno ed una somma minima di 500 euro.

Povera Paula, nome di fantasia per tutelarla, e poveri noi perché questi fatti accadevano non molto lontano dalla città di Termoli. Ho pensato: che vergogna! Ma la cosa che davvero mi ha inquietato è che erano coinvolti proprio uomini di Termoli e molisani. Sì perché i fatti accadevano proprio nei pressi della nostra città ed i clienti, oltre a persone di passaggio, erano residenti. Ho pensato subito a quegli appartamenti di Termoli dove vivono donne giovani e straniere che la sera vengono accompagnate da uomini ben vestiti che le prelevano con auto di lusso e vetri oscurati. Ma cosa accade in questa città? Forse più di quello che vorremmo apprendere, forse più di quello che immaginiamo. Se Termoli non brilla per moralità, certo non è la prima.

A Ferentino in pieno giorno una donna seminuda veniva sfruttata su una strada di grande passaggio. Mi ha fatto una pena immensa e mi è ritornata in mente Paula, donna coraggiosa e da imitare, perché cadendo in una trappola e pur rischiando di essere considerata accondiscendente, aveva trovato un coraggio civico rarissimo e si era ribellata. Lo spirito ribelle che ha portato questa giovane donna a rischiare la vita, vorrei fosse il simbolo di un Molise ribelle che in queste pagine viene sempre evocato e forse in minima parte riscontrato. Comunque la pensiate questa donna mi ha dimostrato, ancora una volta, che gli ultimi e i poveri possono cambiare e trasformarsi in coraggiosi esempi anche per i benpensanti molisani che con la loro superficialità hanno approfittato di Paula, la cui umiliazione è stata trasformata in giustizia per sé e per coloro che non hanno avuto pietà di lei. Il suo coraggio sia d’esempio e senz’altro per me lo è. Grazie di cuore Paula.☺

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