Uomo, chi sei?
4 Maggio 2017
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Uomo, chi sei?

Uomo, chi sei?

T’ho cercato negli anfratti della terra

intorno ai cerchi dell’insoluto

nelle righe della storia. Uomo, chi sei?

Orgoglio e lame incandescenti

al soldo dei vassalli senza gloria

schiavo di gleba e tormenti

negli stenti dei miserabili nei lager

sciolto nel corpo e nella mente. Uomo, chi sei?

T’ho incontrato sulle colline della memoria

sui brandelli di muro che mordevi

t’ho visto nudo nei prati e senza meta

cantare a squarciagola la libertà. Chi sei, uomo?

Eri sotto una croce, nell’ora delle tenebre

abbeverandoti di sangue e acqua

stillato salvezza del vero Uomo

mentre una lancia solcava il costato

trafiggendo la tua mente. Uomo, chi sei?

Indifferente e stanco cercavi la via

senza bastone e col cappio al collo

sempre sull’orlo del precipizio.

Chi sei, uomo, che sfidi il Cielo senza pudore?

T’ho inseguito negli spazi di inviolati silenzi

dove nascono i fiori nella polvere

e mentre sterminavi i nativi

li confinavi coprendoli d’infamia

nel nome della civiltà. Uomo, chi sei?

 

L’ultimo granello di sabbia

nella clessidra di lacrime amare

ha lasciato il posto al vuoto.

Fermati uomo e imprimi nel tuo cuore

le parole dell’Angelo: “Il tempo è vicino…

Ecco, io verrò presto e porterò con me il mio salario

per rendere a ciascuno secondo le sue opere”.

 

Alzati uomo… e sarà un’altra primavera.

 

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